Spazio satira
Politica internazionale
26.11.2024 - 11:29
Linea dura di Trump contro Cina, Messico e Canada
In un post su Truth Social, Donald Trump ha annunciato che uno dei suoi primi atti da presidente sarà l'introduzione di tariffe elevate sui beni provenienti da Cina, Messico e Canada. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha dichiarato che, a partire dal 20 gennaio, firmerà un ordine esecutivo per imporre una tariffa del 25% su tutti i prodotti che arrivano dagli altri due Paesi nordamericani, Messico e Canada, con l’obiettivo di risolvere la questione dei "confini aperti" e combattere il traffico di droga, in particolare il Fentanyl. «Questi dazi rimarranno in vigore finché la droga e l'immigrazione illegale non finiranno e l'invasione del nostro Paese non sarà fermata», ha scritto Trump.
La posizione di Trump sul Messico e il Canada
Secondo Trump, Messico e Canada hanno il potere di risolvere facilmente il problema dell'immigrazione illegale e del traffico di droga, ma non lo stanno facendo. L'ex presidente ha esortato entrambi i Paesi ad agire, affermando che finché non lo faranno, dovranno pagare un "prezzo molto alto".
La Cina e il traffico di droga negli Stati Uniti
Trump ha poi indirizzato la sua attenzione alla Cina, minacciando nuove tariffe del 10% sulle importazioni cinesi finché il traffico di droga, in particolare il Fentanyl, non cesserà. L'ex presidente ha lamentato la mancanza di risultati nei colloqui con Pechino riguardo alla lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti. Nonostante le promesse cinesi di applicare pene severe ai trafficanti di droga, Trump ha sostenuto che la situazione non è cambiata e che la droga continua ad arrivare negli Stati Uniti, soprattutto attraverso il Messico, a livelli senza precedenti.
La risposta della Cina
Pechino ha replicato alle minacce di Trump, avvertendo che una guerra commerciale non porterebbe vantaggi a nessuno. Il portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha sottolineato che né il mondo né le economie di tutti i Paesi coinvolti beneficeranno da un conflitto commerciale. Liu ha aggiunto che la Cina è pronta a collaborare con le altre nazioni per promuovere un multilateralismo autentico, sostenere lo sviluppo sostenibile e costruire un'economia globale aperta.
La risposta del Canada
Anche il Canada ha risposto, ribadendo l'importanza della relazione con gli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei confini e il commercio. In una dichiarazione congiunta, la vicepremier canadese Chrystia Freeland e il ministro per la Sicurezza pubblica Dominic LeBlanc hanno evidenziato l'importanza di una "relazione forte e bilanciata" tra i due Paesi. Hanno anche sottolineato che il Canada dà priorità alla sicurezza delle proprie frontiere e al mantenimento dell'integrità del confine comune, ricordando che gli Stati Uniti dipendono dal Canada per circa il 60% delle loro importazioni di petrolio greggio.
Nel comunicato, i due ministri hanno confermato la cooperazione tra le forze dell'ordine dei due Paesi nella lotta contro il Fentanyl proveniente dalla Cina e da altre nazioni. "Continueremo a discutere questi temi con l'amministrazione entrante", hanno concluso Freeland e LeBlanc, senza fare riferimento esplicito a Trump.
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