Spazio satira
Esteri
03.03.2025 - 12:29
Inaugurata a Edimburgo la nuova sede del Consolato Generale e dell’Istituto Italiano di Cultura. Tra gli intervenuti anche il sindaco di Picinisco, Marco Scappaticci quale rappresentante della numerosa comunità di emigrati italiani in quella città (ben il 30 per cento) dei quali molti provenienti da Picinisco. A fare gli onori di casa sono state la Console Generale Veronica Ferrucci e la Direttrice dell’Istituto Chiara. «L’apertura della nuova sede – scrive in una nota il Ministero degli Esteri - consentirà di far fronte all’accresciuta presenza italiana e al conseguente incremento di domanda dei servizi consolari, e si inserisce nell’ambito di un piano di potenziamento della presenza del nostro Paese nel Regno Unito, iniziato con l’istituzione del Consolato di Manchester nel 2021 e l’avvio nel 2023 del processo di digitalizzazione degli archivi consolari delle Sedi di Londra, Manchester ed Edimburgo».
Alla cerimonia presenti il Sottosegretario degli Esteri Giorgio Silli, l’Ambasciatore Inigo Lambertini e l’on. Alessandro Cattaneo, che hanno tagliato il nastro inaugurale. Marco Scappaticci rivendica il forte legame esistente tra la terra madre, i piciniscani e loro discendenti residenti nel Regno Unito: «È stato un onore ed un privilegio per me e il Comune di Picinisco tutto essere presente ad un evento così importante come la nascita della nuova ‘casa Italia’ in Scozia. Il rapporto tra Picinisco e la Scozia prosegue da due secoli, quando i primi piciniscani si sono recati nel Regno unito in cerca di fortuna. Da allora – ha ricordato Scappaticci – tante cose sono cambiate e lì ci sono più cittadini con sangue piciniscano che nel nostro comune creando un solido ponte simbolico tra le due comunità e lo dimostra il privilegio di essere stato l’unico comune italiano invitato nella nuova ‘Casa Italia’. Proseguiremo nel promuovere le nostre tradizioni storiche, culturali e gastronomiche nel Regno Unito dove i piciniscani oriundi chiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana. Lì hanno raggiunto traguardi prestigiosi ma - ha sottolineato - è ancora forte il legame con il paese da dove, nei decenni passati, sono partiti i genitori, nonni e bisnonni».
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