Le reazioni
01.12.2023 - 14:26
Giornata molto movimentata quella di ieri a Gallinaro. Il paese ha avuto sentore che fosse successo qualcosa già dalla prima mattinata quando auto dei carabinieri, della polizia e della guardia di finanza sfrecciavano per le strade, soprattutto quelle che conducevano al santuario dedicato al culto del Bambinello. Subito le voci e i si dice hanno iniziato a rincorrersi anche perché molti collegavano quanto stava accadendo con i fatti avvenuti un anno fa con le indagini degli inquirenti che avevano coinvolto il Comune di Gallinaro.
«Né il Comune né l'amministrazione di Gallinaro è coinvolta nelle operazioni di polizia di oggi (ieri, ndr)», sono le parole del sindaco Mario Piselli, che ci tiene a precisare anche «che alcuni rappresentanti delle forze interessate all'opera zione si sono recati negli uffici del Comune solo per chiedere di potereffettuare dellefotocopie,cosa che gli è stata permessa».
«Abbiamo avuto la sensazione che in punti sensibili c'erano come piantoni a sorvegliare le strade e la zona», racconta un residente; «Abbiamo pensato che la loro presenza fosse per proseguire le indagini avviate l'anno scorso», gli fa eco un altro cittadino. Mentre il sindaco Piselli ripete: «Penso proprio che la presenza delle forze inquirenti non riguardasse il Comune», a voler sottolineare l'estraneità della sua amministrazione in quello che vede Gallinaro assurgere alle cronache giudiziarie per la seconda volta in meno di dodici mesi. «Speriamo però che la tranquillità di una volta torni presto tra queste case» è l'augurio di un pensionato.
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