Spazio satira
Da 80 a 500 denari: i doni “renziani”
23.10.2015 - 11:51
Vi giuro che non ci potevo credere, quasi mi veniva da ridere. Ieri mattina faccio un giretto su Facebook e vedo un post di Matteo Renzi che mi ha lasciato davvero a bocca aperta. Renzi riportava la lettera di un insegnante, lo chiameremo signor G., il quale esprimeva la sua gioia per aver ricevuto un accredito di 500 euro sul suo conto corrente da parte del Ministero Della Pubblica Istruzione. Ora figuriamoci, non è stucchevole il bonifico in sé - perché uno Stato se vuole può accreditare soldi su tutti i conti correnti - piuttosto è stucchevole che sia stato fatto solo per gli insegnanti! Ma mi sembrava ancora assurdo e così ho voluto verificare.
Tutto vero, il fatto era riportato anche da La Repubblica. Il Signor G. era così contento, nella lettera diceva: “Ci potevano compare i gessi e la carta igienica grideranno scandalizzate le anime belle di questo paese ( ) invece io credo che averli dati a noi sia stata la cosa più giusta e straordinaria ( ) Perché i gessi passano, mentre gli insegnanti restano, come presidio di civiltà e umanità”. Bisogna specificare che i 500 euro sono stati dichiarati valevoli per formazione e corsi di aggiornamento e vanno rendicontati, ma allora perché sono stati indirizzati direttamente sui conti degli insegnanti, invece che messi sui conti degli istituti? Qui puzza di mancia elettorale, dopo una riforma che non piace a nessuno il governo non può perdere il bacino di voti della scuola, che tra l'altro è stato da sempre pendente a sinistra.
Sarebbe però naturale se un pensionato se la prendesse, dopo che a lui fu bloccata la rivalutazione dell'assegno previdenziale e non ha riavuto indietro tutto; è normale anche che si arrabbi un lavoratore autonomo, a cui non sono andati gli 80 euro. Ma che importa del consenso se adesso lo si compra. “Vota e ti sarà dato” è la nuova politica renziana.
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