I ladri hanno spostato il tiro. A Ferentino adesso hanno preso di mira il palazzetto dello sport, dopo la Casa della salute e alcune aziende e abitazioni. Il fatto si è consumato nella notte tra mercoledì e giovedì, nel quartiere Pontegrande. Dopo aver forzato alcune porte blindate del palasport comunale, gestito da una società sportiva sarda acquirente del titolo di A2 del Ferentino basket, i malviventi, approfittando anche della mancanza di un antifurto, dopo aver messo fuori gioco la videosorveglianza, sono entrati all'interno della struttura.

Hanno scassinato due distributori automatici di bevande e brioche, arraffando l'incasso non quantificato. Dopo di che hanno sfondato la vetrata della porta di uno stanzino e hanno sottratto tre computer particolari per la proiezione della pubblicità sui maxischermi e le centraline della videosorveglianza, compresi i dischetti delle riprese della stessa notte, mettendosi così al riparo dalle registrazioni delle loro immagini. Molto probabilmente hanno agito senza fretta. Infatti dopo aver portato via ciò che più interessava loro dal palazzetto, hanno forzato la porta d'ingresso del comitato di zona Ponte Grande, adiacente al palasport, e hanno razziato le offerte delle messe domenicali celebrate a beneficio degli abitanti del quartiere.

Poco meno di 200 euro, come ha confermato il presidente del sodalizio Mauro Bonacquisti. I banditi hanno,poi, forzato anche l'ingresso dei locali amministrativi del palazzetto dello sport, senza però trovare nulla di appetibile. A quel punto, hanno abbandonato le strutture. Ieri mattina, molto probabilmente, le donne delle pulizie o il personale del Ferentino basket giovanile hanno notato le porte forzate e i danni. Hanno, quindi, informato i referenti cittadini delle strutture svaligiate, che hanno sporto denuncia alle forze dell'ordine.

Il presidente del comitato Ponte Grande, Bonacquisti, era piuttosto amareggiato. Non soltanto per l'episodio delinquenziale. Ha indicato sulla strada, all'ingresso principale del palasport, su un palo, una delle tante telecamere della videosorveglianza comunale. «Se fosse stata accesa e ben puntata avrebbe ripreso tutto - ha commentato Mauro Bonacquisti, aggiungendo poi - A quanto pare le telecamere in città sono ancora spente. Perché non viene messa in funzione la videosorveglianza?».