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Il fatto

Scandagliato il fiume Garigliano: ritrovati reperti bellici

È terminata la campagna di ricerca nel Garigliano. Recuperata una maschera antigas in ferro, un contenitore di caricatori e una valigetta di munizioni

È terminata la campagna di ricerca subacquea compiuta dal Nucleo Subacqueo dei Carabinieri di Roma, che per dieci giorni hanno scandagliato le acque del fiume Garigliano alla ricerca di reperti storici. Un intervento che, come già anticipato nei giorni scorsi, è stato compiuto nella zona del Pilone di Santi Cosma e Damiano, su richiesta della Soprintendenza Archeologica e con l'ausilio dell'associazione Linea Gustav. Le testimonianze storiche trovate risalgono agli inizi del 900 e all'ultimo conflitto bellico, nel corso del quale furono bombardati sette ponti. Infatti un frammento di un pontile utilizzato per attraversare il fiume è stato recuperato dagli uomini comandati dal maresciallo Solustri. Inoltre i sub dell'Arma hanno recuperato un'ancora antica, una maschera antigas in ferro, un contenitore caricatori a nastro di mitragliatore ed una valigetta munizioni di ferro in dotazione all'Esercito tedesco, una gavetta in alluminio in dotazione all'Esercito Americano, alcuni colpi di mortaio custoditi in una cassetta in buono stato di conservazione di produzione inglese del 1941 e due ancora di imbarcazioni risalenti agli inizi del 900.

Un bilancio importante, soprattutto se si considerano le difficoltà incontrate dai sub e il piccolo tratto che è stato esaminato.
Tutti i reperti sono stati catalogati ed ora passeranno al vaglio degli esperti della Soprintendenza, i quali stabiliranno con certezza anche l'epoca. Le operazioni di scandagliamento non sono state affatto facili, in quanto la visibilità nel fiume è quasi inesistente e i militari sono stati aiutati dal metal detector, che ha segnalato la presenza del materiale storico.
Purtroppo non c'è stato l'ipotizzato recupero del carro armato, ma l'operazione ha dimostrato che il letto del fiume che separa il Lazio dalla Campania nasconde ancora tanti segreti, purtroppo anche recenti, visto che in alcuni tratti del corso fluviale si trovano tante automobili di probabile provenienza furtiva o con le quali sono stati commessi atti malavitosi.
Agli inizi degli anni 90 fu anche ipotizzata una bonifica del fiume, ma i costi altissimi hanno poi fatto cadere l'eventualità.

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