Sempre più richiedenti asilo sorpresi a spacciare. L'ultimo episodio è accaduto nel quartiere della stazione dove la polizia ha denunciato un africano e ne ha segnalati due alla prefettura quale assuntori. Un fenomeno che comincia a preoccupare ed è tenuto sotto stretta osservazione. Negli ultimi tempi sono diversi gli arresti, se ne contano già quattro in poco meno di tre mesi tra Frosinone, Cassino e Fiuggi. A questi si aggiunge una decina di denunciati. C'è sicuramente una regìa dietro. C'è chi ingaggia gli stranieri, li rifornisce e li indirizza su dove piazzare la merce. Le forze dell'ordine ipotizzano che qualcuno si è messo in proprio per arrotondare, mentre altri, probabilmente, sono impiegati come semplici corrieri. Manovalanza a costo zero o quasi. Un fenomeno comunque in crescita almeno a giudicare dalle ultime operazioni. E l'ultima in ordine di tempo è stata messa a segno dagli uomini della sezione volanti, diretta dal commissario capo Flavio Genovesi, in collaborazione con le unità cinofile. Ieri mattina, gli agenti sono andati praticamente a colpo sicuro. Hanno effettuato dei controlli mirati nella zona della stazione e hanno fermato tre richiedenti asilo. I poliziotti con i cani hanno perlustrato diverse zone del quartiere e non solo quelle note per l'attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Un modus operandi per non lasciare sfuggire eventuali nuove figure che, almeno fino a ieri, vivevano nell'ombra. Nel corso di questi controlli, un cittadino gambiano è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione alla quale è stato sottoposto, gli agenti gli hanno trovato 28 grammi di marijuana. Nella stessa operazione sono incappati altri due stranieri, entrambi giovani, provenienti dal Mali e dall'Egitto. Questi ultimi sono stati segnalati al prefetto per detenzione di sostanza stupefacente ad uso personale. Anche loro, come il primo, sono richiedenti asilo. Sempre gli agenti delle volanti, ma in un altro contesto, hanno denunciato un sorvegliato speciale, sorpreso fuori dalla propria abitazione in orario non consentito. Nell'ambito di servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati di natura predatoria e della microcriminalità, la squadra volante ha intensificato i controlli nelle abitazioni di soggetti in regime di arresti domiciliari o sottoposti alla sorveglianza speciale. Proprio nel corso di un controllo, nella zona bassa del capoluogo, un 45enne, sorvegliato speciale, non è stato trovato in casa, in violazione dell'obbligo di permanenza nel proprio domicilio dalle 19 alle 7. Da qui la denuncia dell'uomo.