Villa Latina
22.11.2025 - 13:00
I carabinieri sul luogo dell’omicidio di Armando Tortolani
Si è tenuta ieri mattina, davanti ai giudici della Corte d’Assise di Cassino, la sesta udienza del processo a carico di Luca Agostino, accusato dell’omicidio di Armando Tortolani, avvenuto il 19 maggio del 2024. In aula sono stati ascoltati sei testi, presentati dagli avvocati di parte civile Paolo Marandola e Vittorio Salera, fra i quali anche il sindaco di Villa Latina, Luciano Persichini. Di particolare importanza, la deposizione di un amico dell’imputato. Il teste ha dichiarato che Luca Agostino, subito dopo avere ferito mortalmente Armando Tortolani, lo avrebbe chiamato al cellulare per chiedergli di riferire che la vittima lo aveva aggredito e che lui era stato costretto a difendersi. Una versione rifiutata senza esitazioni dal testimone. Fondamentale per la parte civile anche la deposizione di un altro teste, un vicino di casa di Tortolani. Quest’ultimo ha dichiarato di avere notato Agostino, poco prima della tragedia, mentre ai aggirava nei pressi dell’abitazione della vittima. L’imputato gli avrebbe domandato se aveva visto Tortolani, poichè lo stava cercando per “riempirlo di botte”.
Il sindaco Persichini, invece, ha detto di essere giunto sul luogo dell’omicidio dopo che era stato commesso il fatto, descrivendo nel drttaglio ai giudici la situazione che aveva trovato sul posto. I difensori di Luca Agostino, gli avvocati Beniamino Di Bona ed Enrico Maria Gallinaro, hanno controbattuto con alcune domande le dichiarazioni dei testi, alcuni dei quali hanno definito l’imputato come un attaccabrighe, facile alla violenza. Per le parti civili erano presenti anche gli avvocati Michelangelo e Alessandro Montesano Cancellara, Marcello Panzini e Carmine Cervi. La prossima udienza del processo è stata fissata al primo dicembre. Per l’occasione, verranno ascoltate altre testimonianze prodotte dalla parte civile.
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