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Veroli

Caduto da un ponteggio: un indagato per la morte di Ezio Cretaro

Oggi l'autopsia. Il medico legale dovrà accertare le cause del decesso

Operaio caduto dal ponteggio, disposta l'autopsia sul corpo di Ezio Cretaro

L’infortunio sul lavoro costato la vita a Ezio Cretaro si è verificato lunedì in via Madonna della Pace a Ceccano

C’è un primo indagato per la morte dell’operaio Ezio Cretaro, 66 anni, caduto da un’impalcatura in un cantiere di Ceccano.

Ieri, il pubblico ministero Emiliana Busto che coordina l’indagine ha incaricato dell’esame autoptico il medico legale Gabriele Margiotta che avrà 60 per depositare i risultati. L’esame è previsto per oggi alle ore 15. Il medico legale dovrà accertare le cause del decesso, se la vittima presentava pregresse patologie e se l’evento possa esser ricondotto a un eventuale malore. Al termine delle operazioni ci dovrebbe essere il nulla osta per i funerali del pensionato che stava lavorando nel cantiere di Ceccano, con una lunga esperienza nel settore dell’edilizia.

La procura ha intanto indagato per omicidio colposo A.G. di Veroli titolare dell’impresa per la quale lavorava la vittima e che fa parte di un consorzio che si occupa di ristrutturazioni edilizie. Nei prossimi giorni verrà dato un incarico allo Spresal per ulteriori accertamenti sul cantiere, attualmente sotto sequestro, per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. Da valutare anche la dinamica dell’incidente con l’operaio che sarebbe precipitato da un’altezza di circa 16 metri. In tal senso il pm potrebbe incaricare un consulente esperto di sicurezza sul lavoro. Per cui non è escluso che, col proseguo dell’inchiesta, possano esserci altri indagati.
L’imprenditore indagato è assistito dagli avvocati Nicola Ottaviani e Maria Grazia Turriziani, mentre la famiglia dell’operaio è rappresentata dall’avvocato Angelo Testa.
L’incidente mortale si è verificato lunedì in una palazzina in via Madonna della Pace, a Ceccano, durante i lavori di rifacimento della facciata. Per il sessantaseienne, purtroppo, ogni tentativo del personale medico di strapparlo alla morte è stato vano. Cretaro era molto conosciuto e stimato. Viveva nella zona di San Cristoforo.
La notizia dell’infortunio, costato la vita all’operaio verolano, ha provocato la dura reazione della Cgil che ha chiesto di «intensificare le verifiche nei cantieri, rafforzare gli organi ispettivi, garantire che le imprese rispettino puntualmente ogni disposizione prevista. Il tavolo in prefettura, che coinvolge ispettorato, Inail, Inps, istituzioni locali, Asl, associazioni datoriali e forze sociali, è fermo da un anno. Chiediamo di riconvocare immediatamente il tavolo permanente su salute e sicurezza, con investimenti mirati e un piano straordinario di prevenzione». Per la Uil, invece, «è evidente che lavorare in questa provincia è come cimentarsi in percorso pieno di ostacoli, che a volte diventano letali».

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