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World Travel Market

Il Lazio in mostra a Londra

La Regione presente alla fiera internazionale. Dal patrimonio storico ai percorsi spirituali. Cammini, borghi e natura diventano protagonisti della nuova offerta per un’esperienza da vivere tutto l’anno

Il Lazio in mostra a Londra

Il Lazio si presenta al World Travel Market di Londra come una regione da scoprire e da vivere in ogni stagione dell’anno, con un’offerta turistica che intreccia cultura, natura, enogastronomia, sport e spiritualità. L’obiettivo è raccontare al pubblico internazionale un territorio autentico e sorprendente, capace di coniugare tradizione e innovazione in chiave sostenibile.

Dopo il taglio del nastro insieme al ministro del turismo Daniela Santanchè, l’assessore a turismo, ambiente e sport della Regione Lazio, Elena Palazzo, ha partecipato al panel “Andamento lento: i nuovi paradigmi dei Cammini nel Lazio”, al fianco dell’amministratore delegato di Enit, Ivana Jelinic. Durante l’incontro, l’assessore ha illustrato le linee guida del nuovo Piano Triennale del Turismo del Lazio, che punta a rafforzare il cosiddetto “turismo dei Cammini”, un settore sempre più centrale.

Il Lazio, infatti, vanta oltre 2.000 chilometri di percorsi tracciati, tutti inseriti nella Rete dei Cammini del Lazio. Itinerari che attraversano borghi, parchi e aree archeologiche, offrendo esperienze immersive tra paesaggi e spiritualità. Tra il 2024 e il 2025, la Regione ha già investito oltre 1,6 milioni di euro per la messa in sicurezza e la valorizzazione dei percorsi. L’assessore Palazzo ha sottolineato la necessità di una gestione più coordinata di questa rete: la Regione sta lavorando alla creazione di un ente unico capace di coordinare e valorizzare i Cammini in modo integrato, coinvolgendo enti locali, associazioni, parchi e operatori del turismo.

«Vogliamo costruire una governance condivisa che permetta di gestire i Cammini in modo coordinato – ha detto l’assessore Elena Palazzo – Avere una regia chiara significa poter programmare e rendere sempre più attrattiva un’offerta che unisce natura, cultura e spiritualità in un’unica esperienza. Il turismo lento è uno dei cluster strategici su cui si basa la nostra programmazione perché crediamo che il futuro di questo asset passi da qui: da esperienze sostenibili, capaci di raccontare la vera identità dei luoghi».

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