Il ricordo
08.10.2025 - 09:00
Il sogno di toccare il cielo, di servire il proprio Paese indossando la divisa dell’Aeronautica militare, si è spezzato troppo presto per Lorenzo Nucheli, il giovane allievo pilota scomparso il primo ottobre in un incidente aereo nei cieli del Circeo. Era ancora un adolescente, ma tutti lo ricorderanno per la determinazione e la maturità di chi aveva scelto una strada fatta di impegno, responsabilità e passione.
Chi lo ha conosciuto lo descrive come un ragazzo generoso, buono, pieno di vita e di rispetto per gli altri. «Lorenzo si svegliava la mattina con la grinta di chi voleva raggiungere un obiettivo», ha ricordato il sacerdote, che poi ha proseguito: «Oggi lo stiamo piangendo, ma lui non è morto. Muore veramente solo chi dorme nel sonno dell’indifferenza, del menefreghismo e dell’egoismo. Ho un messaggio per i giovani: non abbiate paura di inseguire i vostri sogni, non sprecate la vita. Prendete esempio da Lorenzo: molti giovani oggi cercano il benessere, ma lui, invece, voleva essere un bene per il prossimo».
Parole che risuonano forti, perché Lorenzo i sogni li inseguiva davvero: quello di volare, di diventare pilota militare, di guardare il mondo dall’alto con lo stesso entusiasmo con cui affrontava ogni giornata, la vita. La sua passione per il volo era più di un obiettivo: era la traccia di un carattere limpido, di una vocazione autentica.
Gli amici lo hanno salutato con un messaggio carico d’affetto e nostalgia: «Se fossi stato qui ci avresti detto: “Ma che ve piagnete?”. Poi una pacca sulla spalla, una battuta e tutto sarebbe passato. Ma stavolta non passa. Le nostre polaroid in bianco e nero sembrano graffiarci il cuore. Vorremmo riviverti anche solo per un momento. Cambierà il tempo, cambierà il vento, ma ti troveremo sempre lì, nella luce. Vivrai in ogni nostro piccolo obiettivo raggiunto, in ogni sorriso, in ogni lacrima. Vinceremo davanti agli ostacoli che incontreremo nella nostra vita. Non avremo paura delle gambe che tremano, proprio come tu ci hai insegnato».
In piazza Francesco Pais, tra il dolore composto dei familiari e l’abbraccio commosso di una comunità intera, il ricordo di Lorenzo si è trasformato in un inno alla vita e al coraggio. Perché la sua storia, seppur breve, continua a ispirare: quella di un ragazzo che non ha mai smesso di credere nei propri sogni, che ha saputo unire disciplina e umanità, entusiasmo e responsabilità.“Continua a volare, Lorenzo” è la frase che rimbalza tra i volti di chi lo ha amato. E in fondo, guardando il cielo limpido, è facile immaginare che lui sia ancora lì, tra le nuvole che amava tanto, a custodire dall’alto chi resta con il cuore pieno di riconoscenza e nostalgia. Perché Lorenzo ci sarà sempre. E sempre così sarà!
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