Aquino
24.09.2025 - 08:00
La caserma dei carabinieri di Aquino
Liti furibonde tra nuora e suocera. Poi il divieto di avvicinamento, a cui ha fatto seguito nei giorni scorsi un aggravamento della misura: domiciliari per una vedova di 85 anni, destinataria pure del braccialetto elettronico. Ma vista la distanza tra la sua abitazione e quella della nuora, la gestione del dispositivo sarà molto difficile. Ieri, intanto, ha avuto luogo in tribunale l’apertura dell’incidente probatorio a carico dell’anziana.
La prima misura a carico della pensionata di 85 anni di Aquino risale ad alcuni mesi fa. Liti continue con la nuora, frutto di una quotidianità diventata difficile da gestire. Una vita vissuta in un palazzo condiviso, intessuta di relazioni continue. Fino a che, oltre alle liti, si sarebbero ben presto fatte strada le minacce. Minacce di ogni tipo, persino di morte, figlie di una situazione compromessa ogni giorno di più. Poi l’aggressione fisica: questo sarebbe stato il punto di non ritorno che aveva portato la nuora a denunciare la suocera.
Sono stati i carabinieri di Aquino a dare esecuzione alla prima misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa (non meno di 500 metri) emessa dal gip del tribunale di Cassino nei confronti della ottantacinquenne: il provvedimento dell’autorità giudiziaria - che ha concordato con le risultanze investigative dei militari della stazione di Aquino, della Compagnia di Pontecorvo - scaturisce proprio dalla dettagliata denuncia presentata dalla nuora.
La pensionata era stata prima sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, poi alcuni giorni fa le è stato notificato l’aggravamento della misura. Con la disposizione dei domiciliari e del braccialetto elettronico: misura oltremodo difficile da rispettare, vista la distanza tra le abitazioni delle due parti.
Ieri in tribunale, poi, l’apertura di un incidente probatorio a carico dell’anziana per valutare la sua capacità di intendere e volere.
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