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Il ricordo

Questa mattina Mattarella a Colleferro in memoria di Willy Monteiro Duarte

Il presidente della Repubblica parteciperà alla cerimonia pubblica per ricordare il giovane ucciso nella notte tra il 5 e 6 settembre 2020

Questa mattina Mattarella a Colleferro in memoria di Willy Monteiro Duarte

Questa mattina a Colleferro arriverà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per partecipare alla cerimonia pubblica in memoria di Willy Monteiro Duarte, ucciso nella notte tra il 5 e 6 settembre 2020, e per il 90° anniversario della fondazione della città. Il Capo della Stato raggiungerà il sacrario dedicato alle vittime dell’esplosione della fabbrica del tritolo del 29 gennaio 1938, dove si procederà alla deposizione di una corona di fiori portata a spalla da due Corazzieri. Subito dopo, il presidente Mattarella, unitamente al sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, raggiungerà una sala di rappresentanza al primo piano, dove incontrerà Lucia Monteiro Duarte e Milena Monteiro Duarte, rispettivamente madre e sorella di Willy.

Successivamente ci si sposterà in piazza Willy Monteiro Duarte dove inizierà la cerimonia commemorativa del quinto anniversario della morte del ventunenne di Paliano di origini capoverdiane. Tra gli interventi sono previste anche testimonianze di amici di Willy. «Siamo onorati di accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita ufficiale nella nostra città - si legge sulla pagina social del Comune - Un momento storico per Colleferro, simbolo di impegno civico, memoria e futuro. Per motivi di sicurezza l’accesso in piazza Willy Monteiro Duarte, sarà limitato a partire dalle 9.45. I cittadini sono invitati a presentarsi entro le 9.30. Saranno effettuati controlli di sicurezza. È richiesta la massima collaborazione per il buon svolgimento dell’evento».
Nella notte tra il 5 e 6 settembre di cinque anni fa l’omicidio a Colleferro di Willy Monteiro Duarte, picchiato a morte dai fratelli Marco e Gabriele Bianchi (il primo condannato all’ergastolo, il secondo a 28 anni), Francesco Belleggia e Mario Pincarelli (condannati rispettivamente a 23 e 21 anni). Tutto per aver difeso un amico che era stato aggredito senza motivo

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