Cerca

Prima udienza

False fatture, processo al via. Fari puntati anche sul mondo dei rally

È iniziato ieri al tribunale di Frosinone per uno dei due principali imputati. L’altro ha chiesto l’abbreviato. Tre i filoni d’inchiesta della procura dopo i riscontri della Finanza

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Inchiesta sulle false fatturazioni legate al mondo dei rally, prima udienza del primo processo. Ieri, al tribunale di Frosinone si è aperto il procedimento a carico di Mario Mattone, 42, di Monte San Giovanni Campano, attualmente ai domiciliari. La procura di Frosinone ha ottenuto per Mattone e per Luca Santoro, 35 anni, di Ceccano, il giudizio immediato. Il pubblico ministero Samuel Amari, che ha seguito le inchieste, ha evidenziato come i due imputati abbiano optato per scelte differenti. Mattone proseguirà in ordinario, mentre Santoro, che è difeso dall’avvocato Rino Liburdi, ha optato per il rito abbreviato, con udienza fissata al 12 dicembre per la valutazione dell’ammissibilità. Il pm ha anche ricordato che Santoro, questa estate, si è fatto sentire. Da luglio ha lasciato i domiciliari per l’obbligo di firma.

L’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle di Frosinone, ha portato a tre diversi procedimenti, tutti nella fase della chiusura delle indagini preliminari, con circa duecento indagati. Ieri il processo è cominciato con l’ammissione delle prove. Fissata al 3 ottobre la prossima udienza con la convocazione del perito per le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche. L’accusa, contestata anche ad altre 25 persone per le quali si procederà a parte, è di aver costituito un’associazione con ramificazioni anche all’estero con la finalità di compiere reati di natura fiscale (tra cui emissione e uso di fatture per operazioni inesistenti), riciclaggio e autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. La procura ha individuato sei società, riconducibili all’associazione, oggetto di intestazione fittizia di quote.

Santoro è considerato dagli investigatori promotore, capo e organizzatore nonché dominus occulto di più società. Mattone, per chi indaga, rappresenta l’organizzatore del sodalizio, mantenendo la gestione di varie società. Avrebbe impartito le direttive per le fatture, scegliendo chi doveva prelevare (in banche e uffici postali delle province di Frosinone, Latina e Roma) e riconsegnare i soldi, dietro un compenso per il servizio tra il 7,5% e il 10%. Ai due contestata l’emissione, attraverso due società, di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di 3,3 milioni di euro negli anni dal 2019 al 2021.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione