Spazio satira
Sora
08.09.2025 - 07:00
La schiuma comparsa nel fiume Liri giovedì scorso
Schiuma sul Liri: è stata inviata la richiesta di controlli approfonditi per gli scarichi autorizzati e per la ricerca di scarichi non autorizzati nel fiume.
Fare Verde Provincia di Frosinone Aps, rappresentata da Marco Belli, ricorda che l’associazione «è dedita alla tutela ambientale e da anni ha segnalato la presenza di schiuma nel fiume Liri, un problema ambientale portato all’attenzione delle forze dell’ordine. Senza alcun dubbio, il 4 settembre scorso, i cittadini di Sora hanno segnalato la presenza di schiuma nel tratto del fiume che attraversa il centro della città. Questa volta, oltre all’intervento dell’Arpa Lazio, è stato coinvolto anche il consorzio “Conca di Sora”, che ha interrotto la fornitura dell’acqua per uso irriguo a Sora, Isola del Liri e Castelliri - continua Belli - Ora, Fare Verde Provincia di Frosinone Aps attende i risultati delle analisi per determinare se la schiuma sia di origine naturale, derivante da sostanze tensioattive naturali come proteine, saponine, polisaccaridi e sostanze oleose, oppure se venga causata da pressioni antropiche, legate ad attività umane che modificano gli ecosistemi acquatici.
In tale contesto, è importante ricordare alle autorità coinvolte, in particolare al presidente della Provincia di Frosinone, che diversi Comuni come Isola del Liri, Arpino, Fontana Liri e Arce non dispongono di impianti per il trattamento delle acque reflue, in violazione delle normative statali e regionali, tanto che l'Italia è sotto infrazione da parte dell'Unione Europea». Quindi, Belli aggiunge: «La nostra associazione, pur essendo allarmata per la presenza di schiuma, è ancor più preoccupata per i danni arrecati all’ecosistema fluviale del Liri a causa della mancata o insufficiente depurazione delle acque reflue urbane e degli scarichi abusivi, compresi quelli provenienti dai Comuni di Isola del Liri, Arpino, Fontana Liri, Santopadre e Arce, considerando che l’acqua del Liri viene utilizzata per l'irrigazione dei campi da Sora fino a Cassino». L’associazione, pertanto, chiede più controlli con analisi biochimiche non programmate e indagini approfondite per individuare gli scarichi abusivi lungo il tratto del fiume Liri che va dal confine con l’Abruzzo fino a Cassino.
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