Frosinone
10.08.2025 - 10:00
Vademecum dei carabinieri a difesa degli anziani vittime di truffa
Truffatori sempre più spregiudicati. In queste settimane si moltiplicano gli allarmi in provincia di Frosinone: raggiri consumati e tentati vengono segnalati in diverse zone. Il denominatore comune è rappresentato da donne anziane e sole, prese di mira da soggetti che si spacciano per operatori dei servizi o per appartenenti alle forze dell’ordine. Chi chiama, di solito, ha un complice pronto a presentarsi a casa della malcapitata di turno per spillarle contanti o oggetti in oro.
Non sempre le vittime riescono a capire di avere a che fare con dei malviventi. Solo dopo aver consegnato i propri averi a gente senza scrupolo realizzano di esser stati raggirati. A volte, però, capita che le vittime riescano a mettere in fuga i truffatori, avvertendo carabinieri o polizia.
Per venire incontro alle categorie più soggette a cadere in trappola, il comando provinciale dei carabinieri di Frosinone ha realizzato una brochure con il patrocinio della camera di commercio. L’obiettivo è mettere in guardia gli anziani con dei semplici, ma preziosi consigli.
Vediamo quali: i carabinieri non chiedono soldi o preziosi; Inps, Inail e altri enti non hanno personale operativo che chiama o fa visita a casa e, se dovessero farlo, non lo fanno senza preavviso (in caso di dubbio, contattare direttamente l’ente di riferimento prima di far entrare chiunque); diffidare sempre di chi segnala emergenze su familiari in difficoltà; le aziende dell’elettricità, del gas o del’acqua non mandano funzionari a casa per riscuotere bollette o per rimborsi; le banche offrono servizi solo agli sportelli; parrocchie e associazioni non inviano volontari a casa.
La strategia più comune adottata dai truffatori - ricordano i carabinieri - è quella di paventare un imminente grave pericolo di un ”figlio” o un “nipote” chiedendo soldi (ed anche gioielli) per evitare un presunto arresto o gravi danni economici, oppure la necessità di soldi per pagare un pacco da ritirare con urgenza presso l’ufficio postale. Dopo aver raggirato telefonicamente l’anziano, nella gran parte dei casi un sedicente avvocato si presenta a casa della vittima e si impadronisce di contanti, oro, gioielli e perfino carte bancomat con relativi Pin.
La settimana scorsa i truffatori si erano presentati in diverse abitazioni di anziane quali tecnici della Acea, indossando tanto di pettorina, con la scusa di dover verificare la qualità dell’acqua o malfunzionamenti alla rete idrica.
Nei giorni scorsi, invece, una signora di 74 anni di Torrice è stata contattata al telefono di casa da un presunto maresciallo dei carabiniere le chiedeva 18.000 euro per pagare la cauzione del nipote che era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, altrimenti sarebbe stato arrestato. Poiché la donna riferiva di non avere tutto quel denaro, il finto carabiniere riusciva a convincerla a consegnare tutti i preziosi in oro in suo possesso ad un giovane sedicente avvocato che si presentava poco dopo. Il malvivente si dileguava su una Renault Twingo di colore azzurro ove vi erano altri due complici ad attenderlo.
Ad Alatri, un uomo di circa 30 anni si è presentato a casa di un’ottantaseienne e dopo essersi qualificato come delegato del tribunale, le comunicava di dover effettuare delle verifiche sull’oro ed oggetti preziosi in suo possesso per accertare se erano provento di una rapina. Il malvivente, dopo aver visionato vari oggetti mostratigli volontariamente dalla vittima, prelevava quelli di valore, mettendoseli in tasca, riferendo di doverli controllare e che al termine glieli avrebbe restituiti, dopodiché si allontanava.
E ancora, a Roccasecca, un’altra ottantaseienne, vedova, veniva contattata sulla propria utenza fissa da una donna che, spacciatasi dipendente delle Poste italiane di Pontecorvo, le chiedeva soldi per ritirare un pacco per il figlio che si trovava nella filiale. La vittima dopo aver comunicato di non avere soldi veniva raggirata dalla falsa dipendente postale che la convinceva a consegnare oggetti di valore ad un incaricato che si sarebbe presentato nella sua residenza. Poco dopo una donna che indossava un giubbino riportante i colori ed i loghi delle Poste, si presentava in casa e l’anziana le consegnava oggetti in oro per un valore di alcune migliaia di euro più la propria carta bancoposta con relativo pin. La truffatrice si allontanava insieme a un complice anch’egli travestito da dipendente delle Poste italiane, a bordo di autovettura di colore scuro.
Contrastare le truffe agli anziani è, dunque, una priorità per i carabinieri, che da mesi incontrano i cittadini per informare e prevenire i raggiri.
Le raccomandazioni presenti nella brochure rientrano in un piano di prevenzione più ampio, volto a contrastare le truffe agli anziani, un fenomeno in crescita che spesso ha conseguenze gravi per le vittime anche dal punto di vista psicologico.
I carabinieri invitano tutti i cittadini a segnalare tempestivamente episodi sospetti; la collaborazione con le forze dell’ordine è fondamentale per proteggere le persone più vulnerabili e contrastare questi reati.
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