Cerca

Chiesa

Spreafico saluta la Diocesi

La cerimonia è in programma il prossimo 31 agosto nell’abbazia di Casamari

Il messaggio per la Santa Pasqua del vescovo Ambrogio Spreafico

Monsignor Ambrogio Spreafico

Per salutare e ringraziare il vescovo Ambrogio Spreafico per il servizio e la presenza nelle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino, domenica 31 agosto si terrà una celebrazione eucaristica, alle 19, nell’abbazia di Casamari.
Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino dal luglio 2008, a partire dal primo luglio 2025, monsignore Spreafico è stato nominato da Papa Leone XIV amministratore apostolico fino all'ingresso del nuovo vescovo l'arcivescovo Santo Marcianò. Il 7 settembre, il nuovo vescovo di entrambe le diocesi, che restano dunque unite in persona episcopi, monsignor Santo Marcianò, farà poi il suo ingresso a Frosinone e domenica 21 ad Anagni.

«Grazie, perché insieme abbiamo davvero realizzato cose belle, degne di una vera comunità di intenti che si preoccupa di mettere a frutto le proprie competenze e talenti - ha detto monsignore Spreafico nel suo saluto lo scorso primo luglio all’auditorium diocesano - Penso al grande impegno della Caritas, insieme a Diaconia, per i poveri, i migranti, gli anziani, i senza fissa dimora, i diversamente abili. E quanto è importante la presenza continua nel Carcere. Le Aggregazioni e movimenti laicali hanno contribuito con i loro carismi in tanti modi a rendere il Vangelo parola che irradia amore, compassione, cura degli altri, insieme al fondamento della preghiera.

La mensa per i poveri, la cura degli anziani, l’impegno con i giovani, ne sono un esempio. Penso all’impegno e alla fantasia creativa dei responsabili dei Beni Culturali ed edilizia di Culto, perché avete reso il vostro impegno comunicativo, non chiuso negli edifici di cui siete custodi. Potrei dire molto di tutti i responsabili degli uffici di curia, dalla Scuola alla Liturgia, alla catechesi, alla scuola dei ministeri, all’impegno per la Pastorale giovanile e vocazionale, all’ufficio pellegrinaggi, al prezioso impegno dei Cancellieri e del Tribunale. La Parola di Dio ci aiuti a immaginare la pace, ci dia speranza, forza di amore, perché ognuno di noi non si chiuda in se stesso impaurito o rassegnato, ma forte dello Spirito di Dio, sia sempre custode del fratello, amico di tutti, soprattutto dei poveri. Le nostre comunità siano case dove accogliere, curare, amare. Siamo sempre dalle porte aperte a tutti. Il mondo ha bisogno di Dio e noi ne siamo testimoni».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione