Spazio satira
Ceccano
06.07.2025 - 11:00
La conferenza dei servizi ha detto sì: il parco fotovoltaico da quasi 10 megawatt previsto nella località Cerciole-Colle Ceci, in contrada Farneta, al confine con i comuni di Arnara e Pofi, può essere realizzato. L’organismo composto da diciotto tra enti e società di servizi ci ha impiegato ben quattordici mesi a dare il via libera all’investimento proposto dalla società “Nv fotovoltaico Ceccano Srl”, che ha avuto la pazienza e la perseveranza per attendere il verdetto.
La domanda di autorizzazione per l’impianto che a regime produrrà una potenza elettrica di 9,9 milioni di watt risale a metà aprile dello scorso anno. La prima conferenza dei servizi si è conclusa con un nulla di fatto per via di due dinieghi, entrambi espressi dalla Provincia di Frosinone attraverso gli uffici del Settore ecologia, ambiente e difesa del suolo e del Settore ambiente, rifiuti ed energia. Al cospetto dei due “no”, il Comune si è pronunciato negativamente. La società proponente ha prodotto subito le sue osservazioni contro il diniego. Le sono state richieste a più riprese delle integrazioni documentali che ha fornito nei termini fissati. A quel punto la riunione decisiva della nuova conferenza dei servizi è stata aggiornata al 14 marzo scorso, quasi un anno dopo la richiesta di autorizzazione.
Poi l’accelerazione. In base alla nuova legge per l’attuazione del Pnrr (la numero 56 del 29 aprile 2024) che per gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili consente tempi più rapidi per l’autorizzazione, la “Nv Fotovoltaico Ceccano Srl” ha chiesto di rideterminare le tempistiche del procedimento amministrativo, dai 90 giorni iniziali a 45. Così il Comune ha fissato i nuovi termini per la trasmissione dei pareri da parte di tutti gli enti e i gestori coinvolti nella decisione, ma è arrivata una nuova richiesta di integrazione documentale, anche questa, come le precedenti, soddisfatta dalla società proponente con l’invio di ulteriori atti.
Così, dopo un primo dissenso e le successive integrazioni fornite dall’azienda, il progetto ha ottenuto il via libera dalla farraginosa conferenza dei servizi. Tempi lunghi a causa di una burocrazia asfissiante, spesso inutile. Basti dire che diversi enti e società che sin dalla prima riunione avevano espresso la loro incompetenza a esprimere un parere sul progetto sono stati riconvocati anche nelle successive sedute in cui hanno dovuto ribadire la propria estraneità. Ora, a distanza di quattordici mesi, la parola fine all’iter autorizzativo: il parco fotovoltaico si può fare.
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