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Fiuggi

Detenuto in Costa D'Avorio. Una mobilitazione per liberare Maurizio Cocco

L’ingegnere è in carcere da oltre due anni. Servono soldi per la cauzione. Domani una conferenza stampa a Ferentino. «Ci vuole uno slancio più sostenuto di solidarietà»

 Maurizio Cocco

L’ingegnere fiuggino Maurizio Cocco è rinchiuso nel carcere di Abidjan

«La situazione drammatica di Maurizio Cocco, detenuto per più di due anni in Costa D’Avorio, non può e non deve essere gestita soltanto dalla moglie e dalla famiglia. Ci vuole uno slancio più sostenuto di solidarietà per riportarlo a casa». Sono le parole degli organizzatori di una iniziativa che punta ad aiutare Maurizio Cocco, tuttora nel carcere di Abidjan. Inizialmente l’ingegner Cocco fu incriminato per riciclaggio e traffico di stupefacenti, accuse per le quali è stato assolto. Ma poi è scattata una condanna a due anni per evasione fiscale, pena che ha finito di scontare il 2 giugno 2024. Eppure è ancora in carcere. Per la cauzione servono 150.000 euro. Domani si terrà una conferenza stampa, in via Stazione a Ferentino, nella sede di Cialone tour, per una mobilitazione importante per cercare di riportare a casa Cocco.

La famiglia Cocco, moglie, figli, la comunità parrocchiale dei Santi Giuseppe e Ambrogio di Ferentino, il dottore Guglielmo Cialone, il professore Biagio Caciola, gli amici e i tanti che hanno a cuore la storia dell’ingegnere fiuggino, si sono mobilitati per lanciare un appello importante. Insieme a Guglielmo Cialone, la Banca Centro Lazio, donatori e amici. Nei mesi scorsi sono state organizzati anche eventi per raccogliere fondi, ma ne servono molti altri per arrivare a pagare la cauzione e riportare a casa Cocco. Il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini, mesi fa ha sollecitato nuovamente la Farnesina e, insieme alla Provincia di Frosinone, ha programmato una serie di iniziative per sensibilizzare le autorità sulla liberazione dell’ingegner Maurizio Cocco, detenuto in condizioni critiche da oltre due anni e mezzo in Costa d’Avorio. Ora la mobilitazione anche da Ferentino, dalla comunità parrocchiale dei Santi Giuseppe e Ambrogio, dall’imprenditore Guglielmo Cialone, dagli amici, che chiedono sinergia, solidarietà e collaborazione per cercare di aiutare Maurizio e la sua famiglia che da anni aspetta il ritorno a casa dell’ingegnere.
Un modo anche per continuare a tenere accesi i riflettori sulla drammatica vicenda che vede coinvolto il fiuggino ormai da anni.

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