Spazio satira
Il report
16.06.2025 - 18:00
Nel 2024 la spesa per beni durevoli nel Lazio ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro, in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente. Un dato in linea con la media nazionale (+4,5%) che conferma la regione al secondo posto in Italia, dietro solo alla Lombardia. Se Roma rimane, nel Lazio, la locomotiva dei consumi con oltre sei miliardi, è però la provincia di Frosinone a stupire per la vivacità della crescita, posizionandosi tra le realtà più dinamiche del Centro Italia.
In Ciociaria la spesa totale ha toccato i 532 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 2023. Si tratta della seconda crescita più alta nel Lazio, dietro solo a Viterbo (+5,9%), e della 46ª a livello nazionale. A trainare l’espansione sono soprattutto i comparti legati alla mobilità, ma anche il dato complessivo per nucleo familiare (2.598 euro in media) si avvicina a quello nazionale (2.946 euro), indicando una certa vivacità nei consumi.
Motori in testa alla spesa
Come nel resto della regione, anche a Frosinone il settore automobilistico è il principale motore della crescita. Gli acquisti di auto nuove sono aumentati del 12,8%, la variazione più alta nel Lazio, per un valore complessivo di 117 milioni di euro. Anche il mercato dell’usato mostra una performance solida: 172 milioni di euro di spesa (+7,3%), segno che l’auto continua a rappresentare un investimento prioritario per le famiglie ciociare. Il comparto auto ha beneficiato probabilmente di un mix di fattori, tra cui la ripresa della mobilità post-pandemia, gli incentivi per la rottamazione e un’offerta più diversificata anche nei segmenti di fascia media e bassa. L’interesse per la mobilità personale resta dunque elevato e ben distribuito tra nuovo e usato.
Due ruote da record
Uno dei dati più rilevanti riguarda però i motoveicoli: con una crescita del 21,8% rispetto al 2023 e 16 milioni di euro spesi, Frosinone si piazza all’ottavo posto in Italia per incremento percentuale nel comparto. È il miglior risultato tra le province laziali, e conferma una tendenza nazionale che vede le due ruote come alternativa concreta e più sostenibile per gli spostamenti quotidiani. L’impennata nelle vendite di motocicli potrebbe riflettere sia una preferenza crescente tra i giovani che una risposta ai problemi di traffico e parcheggio nei centri urbani. Il fenomeno si rafforza anche alla luce dei costi di gestione inferiori rispetto all’auto e dell’ampliamento dell’offerta nel segmento scooter elettrici e ibridi.
Casa e tecnologia rallentano
In controtendenza rispetto ai beni legati alla mobilità, il settore della casa mostra segnali di rallentamento. Gli acquisti di mobili sono calati dell’1,1%, attestandosi a 131 milioni di euro. Il trend negativo è ancora più marcato nei comparti tecnologici: l’elettronica di consumo perde il 7,4% (9 milioni), mentre l’information technology segna un -6,3% (11 milioni). Un dato che riflette l’esaurirsi dell’effetto “smart working” e didattica a distanza che aveva sostenuto questi segmenti negli anni precedenti. Rimangono invece quasi stabili gli elettrodomestici, con una spesa complessiva di 41 milioni (+0,7%), e la telefonia, che segna un lieve +0,3% per un totale di 37 milioni. Si tratta di comparti ormai maturi, dove l’innovazione procede a piccoli passi e le famiglie sembrano aver già effettuato gli aggiornamenti tecnologici principali negli ultimi anni.
Lazio secondo in Italia
Nel complesso, il Lazio si conferma come una delle regioni italiane con i consumi in durevoli più elevati. Con una spesa media per famiglia pari a 2.871 euro (+4,2%), rimane appena sotto la media nazionale. Roma domina con oltre 6 miliardi di euro di spesa, ma è dalle province che arrivano i segnali di maggior vitalità.
Crescita più contenuta a Latina
Le famiglie della provincia di Latina, invece, sono quelle che nel Lazio hanno speso mediamente meno. Nello specifico, ogni famiglia si è attestata a 2.409 euro (+3,2%) per una spesa totale di 596 milioni di euro: +3,6% nel 2023, cioè l’espansione più bassa in regione. Nel comparto della mobilità, vanno meglio le auto usate dove sono stati spesi 182 milioni (+6,8%). Per quelle nuove il giro d’affari è di 140 milioni (+5,9%). L’unica crescita a doppia cifra riguarda i motoveicoli per cui i consumi ammontano a 26 milioni con +14,2%. Nella casa gli acquisti dedicati all’elettronica di consumo scendono del 6,9% (11 milioni) e quelli riguardanti l’information technology del -6,3% (14 milioni).
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