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Lo studio

I pensionati ciociari sono i più poveri del Lazio

In Ciociaria l’assegno resta inferiore rispetto alle altre province. Nel settore pubblico si contano quasi 25.500 beneficiari per un importo medio mensile di 2.186 euro

Pensioni, i più poveri del Lazio

Aumentano i pensionati e l’assegno medio percepito in Ciociaria. Ma i pensionati del Frusinate restano i più poveri del Lazio.
In provincia di Frosinone, nel 2025, i percettori di pensione, secondo i dati diffusi dall’Inps e relativi ai dipendenti pubblici, sono 25.495 per un importo medio mensile percepito di 2.186,99 euro. A Latina i pensionati sono 28.645 per un importo medio di 2.349,91 euro, a Viterbo sono 20.411 per un importo medio di 2.420,73, a Rieti sono 11.602 per un importo medio di 2.241,48, mentre a Roma sono 267.714 per un importo medio di 2.557,98. Nel Lazio il numero di pensioni del settore pubblico ammonta a 353.867 per un importo medio mensile percepito di 2.496,11 euro.

Nel dettaglio, in Ciociaria, si contano 17.622 pensioni di vecchiaia per un importo medio di 2.473,97 euro, 1.927 pensioni di inabilità per un importo di 2.444,04 euro, infine si hanno 5.946 pensioni ai superstiti per un importo di 1.253,16 euro. Dando uno sguardo all’ammontare medio dell’assegno percepito, in provincia di Frosinone, si contano 2.431 pensionati che prendono al massimo 900 euro per un importo medio di 729,23 euro. Tra questi 323 sono beneficiari di assegno di vecchiaia per un controvalore di 845,80 euro, 42 di inabilità per 750,63 euro, 2.066 da superstite per 711,15 euro. Se ci si allarga fino al tetto dei 1.499 euro, i pensionati ciociari salgono a 6.491 e ricevono in media 1.057,29 euro al mese. E sono così distribuiti: 1.830 per un assegno medio mensile da 1913,71 per le pensioni di vecchiaia, 301 per 1.232,03 per le pensioni di inabilità, 4.360 e 979,88 euro per quelle ai superstiti.

Fino a quota 2.249 troviamo 17.559 pensionati con un assegno medio da 1.665,43 euro. In 10.683 percepiscono mensilmente 1.913,71 euro dalle pensioni di vecchiaia, altri 1.109 per 1.777,97 euro sono i beneficiari delle pensioni di inabilità, mentre alla voce superstiti troviamo 5.767 persone per un importo medio di 1.183,85 euro. Passando a pensioni decisamente più pesanti, fino ai 2.999 euro si hanno 22.317 beneficiari per un ammontare medio di 1.896,73 euro. Sono 15.040 per 2.155,47 euro di segno percepito i pensionati da vecchiaia, altri 1.439 ricevono 2.007,81 dalle pensioni di inabilità, mentre i superstiti ammontano a 5.838 per un assegno medio da 1.202,79 euro. Per chi arriva fino a 3.999 euro, l’assegno medio lievita fino a 2.019,49 euro di media per un totale di 24.348 aventi diritto. Di cui 16.604 beneficiano della pensione di vecchiaia con un ammontare percepito di 2.268,12 euro, seguono 1.838 pensioni di inabilità con un importo da 2.314,50 euro e 5.906 superstiti per 1.228,67 euro. Fino a 4.999 euro, si hanno 24.771 beneficiari per una media di 2.061,1 euro. Sono 16.937 i pensionati di vecchiaia con un assegno da 2.311,48 euro, mentre le pensioni di inabilità ammontano a 1.898 e pesano per 2.379,74 euro mensili, infine sono 5.936 coloro che ricevono il trattamento da superstiti per un assegno da 1.244,87 euro. E ancora, oltre i 2.250 euro sono in 11.166 per un importo medio da 3.062,98 ogni mese. Sono per la stragrande maggioranza pensioni da vecchiaia con 9.850 per 3.054,02 euro, seguiti da 1.029 percettori di pensione di inabilità per 3.148,68 euro mensili, infine si contano 287 beneficiari di pensione al superstite con un’indennità media di 3.063,25 euro.

Oltre i 3.000 euro, invece, si posizionano 3.178 persone per un importo medio ogni mese da 4.225,25. Di queste, 2.582 sono destinatarie di pensioni di vecchiaia per un assegno da 4.329,19 euro, quindi si hanno 488 pensione di inabilità per 3.730,37 euro e 108 al superstite per 3.976,44 euro. Sopra quota 4.000 euro di assegno mensile sono in 1.147 e si portano a casa in media 5.742,62 euro di pensione ogni 30 giorni. In 1.018 sono i pensionati di vecchiaia e percepiscono mensilmente 5.831,39 euro. Numeri ridottissimi per le altre tipologie: 89 sono le pensione di inabilità con assegno da 5.119,23 euro e 40 quelle ai superstiti per 4.870,26 euro. Infine, sono appena 724 i beneficiari di pensioni che scollinano i 5.000 euro per un media mensile di 6.493,58 euro. Sono 685 le pensioni di vecchiaia per 6.491,48 euro, altri 29 hanno la pensione di inabilità per 6.651,79, mentre in 10 hanno un assegno da 6.178,90 euro da pensione di superstite.

Nel corso degli ultimi anni, i pensionati ciociari del settore pubblico erano 25.166 nel 2022 per un importo medio dell’assegno di 1.922,86 euro, l’anno dopo erano in 25.223 con assegno salito a 2.010,45, nell’anno 2024, invece, i pensionati sono cresciuti ulteriormente a 25.411 con un assegno più pesante; 2.156,66 euro. Attualmente, il numero è cresciuto fino a 25.495 unità per un importo medio percepito arrivato a 2.186,99 euro. In tre anni si contano 300 pensionati in più e assegni più pesanti del 13,73%. Tuttavia, si hanno profonde differente tra uomini e donne. I primi, pur essendo meno, 11.002 il totale, prendono 2.588,64 euro al mese, le seconde sono di più, 14.493, ma beneficiano di un assegno più leggero che scende a 1.882,08 euro. In particolare, i maschi percepiscono 8.581 pensioni di vecchiaia per un importo medio mensile di 2.763,64 euro contro le 9.041 percepite dalle femmine per un importo di 2.199,04 euro. Le pensioni di inabilità sono 1.504 tra gli uomini per un valore medio di 2.640,11 euro, 423 tra le donne con un assegno da 1.746,89 euro. Le pensioni ai superstiti interessano 917 uomini per un importo medio mensile da 866,72 euro e 5.029 tra le donne con un indennità da 1.323,63 euro.

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