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Fiuggi

Musicista umiliato su TikTok chiede di rimuovere i video e viene picchiato e minacciato di morte

L'artista è stato preso a calci e pugni e minacciato con un coltello. Rinviati a giudizio per minacce e lesioni un quarantunenne e un quarantanovenne

tribunale frosinone

Rinviati a giudizio per minacce e lesioni un quarantunenne e un quarantanovenne di Fiuggi. Sono accusati di aver offeso e denigrato su TikTok un musicista di 48 anni e di averlo aggredito.
Tutto ha inizio nel gennaio dello scorso anno. Dopo le prime pubblicazioni, la vittima prova a fare qualcosa per porre fine alla campagna denigratoria scatenata nei suoi confronti. Contatta l’autore e tenta di convincerlo a rimuovere i video che lo riguardano. Un tentativo che non sortisce alcun risultato. A quel punto, per essere più convincente, l’artista si presenta a casa del suo detrattore per provare a dissuaderlo dal proseguire con quella tortura mediatica, ma per tutta risposta sarebbe stato prima aggredito verbalmente, poi preso a pugni e infine minacciato con un coltello.
Secondo la denuncia del musicista, tali filmati lo avrebbero esposto al pubblico ludibrio, danneggiando sia la sua reputazione professionale sia il suo equilibrio psicologico.

L'incontro con l’autore del video, tuttavia, avrebbe avuto un epilogo violento. Il quarantottenne avrebbe ricevuto minacce di morte con un coltello da cucina e sarebbe stato aggredito fisicamente. L’uomo, trasportato all’ospedale di Alatri, riportò contusioni multiple e fratture nasali. Le accuse a carico dei due imputati riguardano minacce gravi e lesioni personali aggravate da futili motivi, reati che prevedono pene rispettivamente fino a un anno e da sei mesi a tre anni di reclusione, con possibile incremento della pena a causa dell'aggravante. Il processo, la cui prima udienza si è recentemente tenuta dinanzi al Tribunale penale di Frosinone in composizione monocratica, è stato rinviato al 14 ottobre per irregolarità nella notifica. Il musicista è assistito dall’avvocato Dario Simonelli, mentre i due imputati sono difesi dall’avvocato Roberta di Marino.

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