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Vallepietra

Domani la riapertura del santuario della Santissima Trinità

Comincia la stagione con una sorpresa da parte del vescovo Pompili. Quest’anno non si dorme vicino alla chiesa

Vescovo Pompili

Il santuario della Santissima Trinità è pronto per accogliere le migliaia di fedeli che arriveranno a Vallepietra da qui al prossimo autunno. Quest’anno, poi, il santuario sarà chiesa giubilare, richiamando per questo ancora più fedeli.
Dopo la chiusura invernale, la cerimonia di riapertura è in programma domani, alle 9.30, con l’avvio del Giubileo che si terrà all’ingresso della chiesa, presieduto dal vescovo emerito della Diocesi di Anagni-Alatri, monsignor Lorenzo Loppa. Al termine della cerimonia si potrà entrare e ricevere l’indulgenza dopo aver ricevuto il sacramento della Riconciliazione (la confessione) e aver ricevuto la comunione.

Il 27 aprile scorso, nella riunione con i capi delle Compagnie che si è tenuta a Fiuggi, il rettore del santuario, monsignor Alberto Ponzi, ha fornito una serie di comunicazioni. Il vicepresidente dell’associazione “Ara Antica” ha presentato il progetto “Restare per Raccontare”, condiviso con l’associazione “Don Salvatore Mercuri” e con “L’Oasi Felice di Vallepietra”, che punta a far riscoprire i segni del pellegrinaggio a piedi al santuario. Quest’anno, però, per motivi di sicurezza non sarà possibile dormire al santuario. Da domani sarà disponibile la navetta per i disabili e le persone in difficoltà, servizio gestito dalla cooperativa del Comune.  Sono state comunicate inoltre le date dei raduni delle Compagnie: 11 maggio Forcella di Pescosolido; 6 luglio Vallecorsa; 24 agosto Trasacco; 6 settembre Paliano; 13 settembre Rocca Sinibalda.

Intanto ha destato sorpresa e gioia la presenza al santuario, domenica scorsa, di monsignor Domenico Pompili, già parroco del paese, oggi vescovo di Verona, che ha voluto tornare dov’è iniziato il suo straordinario cammino di fede. Era a Roma per i funerali di Papa Francesco e ha deciso di fare un salto a Vallepietra e nel santuario dove ha mosso i primi passi da parroco. Una graditissima sorpresa per la comunità. «È stata una splendida sorpresa - ha detto il sindaco Daniele Mioni - Con il suo esempio, don Domenico ci ha sempre indicato che bisogna ricordarsi da dove si è partiti, innaffiando quelle radici che, per quanto siano lontane dalla chioma, sono la ragione di quello che siamo. Un rapporto a doppio filo che ci lega a lui e che periodicamente si rinnova».

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