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La classifica

Redditi, Frosinone e Cassino ok

I due centri principali si confermano ai primi due posti in base alle dichiarazioni dello scorso anno. Il grosso dei contribuenti nelle fasce 15.000-26.000 euro e 26.000-55.000. I paperoni sono 633 lo 0,20%

Redditi, Frosinone e Cassino ok

La distanza tra Frosinone e Terelle è di sessantachilometri,ma in termini di redditi dichiarati il divario è enorme. Il capoluogosi
conferma la città più ricca della Ciociaria con una media di 24.856 euro di reddito imponibile dichiarato, Terelle, invece, è l’ultima con appena 12.111 euro. In tutta la provincia di Frosinone la media delle dichiarazioni fiscali presentate lo scorso anno ha restituito un reddito medio imponibiledi 20.619. Allargando la ricerca si ha poi una media da lavoro dipendente di 21.104 euro, una media per la pensione di 18.820 euro e una media per i lavoratori autonomi di 55.687 euro.
I dati - diffusi in questi giorni dal ministero dell’Economia e finanze - emergono dal confronto delle dichiarazioni presentate lo scorso anno, e dunque riferibili ai redditi conseguiti nell’anno 2023. Frosinone e Cassino si confermano ai
primi due posti, come negli ultimi due anni, mentre al terzo posto risale Fontana Liri, quarta nel 2024, ma terza l’anno prima, che si inverte di posizione con Isola del Liri, nel frattempo scivolata dal terzo al quartoposto. Quinta Castrocielo che scavalca Anagni, ora sesta. Nella top ten provinciale anche Arce, Patrica, Arpino e Roccasecca. Seguono poi Paliano, Ceprano,
Falvaterra, Ferentino, Colfelice, Cervaro, Ceccano, Piglio, Fiuggi e Posta Fibreno per restare alle prime venti. Quindi, Alatri, ventunesima, davanti a Sora. A scendere la classifica, tra i centri più popolosi, Pontecorvoè trentesimo, Monte San Giovanni Campano cinquantatreesimo proprio davanti a Veroli. In coda, davanti a Terelle, SanBiagio Saracinisco, Casalattico, Settefrati, Picinisco, Acquafondata, Viticuso, Colle San Magno, Vallerotonda e Villa Latina, tutti centri sotto i mille contribuenti e, in qualche caso, anche sono i 250, tra la Valle di Comino e il Cassinate. Negli ultimi tre anni a Frosinone il reddito medio imponibile è cresciuto da 21.140 euro a 22.054, passando agli attuali 24.586 con una crescita dell’11,48%. Dati che poi andrebbero ulteriormente scomputati con l’inflazione che, nel 2023, era attestata al 5,7%. Al secondo posto della graduatoria provinciale Cassino passa da 19.230 euro a 19.933 a 22.394 con un incremento del 12,34%. Fontana Liri aumenta da 19.683 a 21.950 per un più 11,51%. La quarta, Isola del Liri, cresce da 19.849 euro a 21.874 con un trend positivo del 10,20%.
Castrocielo registra un incremento da 19.234 euro a 21.719 per un più 12,91%.

Dando uno sguardo ai centri con il maggior numero di residenti Anagni registra un reddito medio di 21.491 euro, Paliano di 21.072, Ceprano di 21.054, Ferentino di 20.958, Ceccano di20.808, Fiuggi di 20.664, Alatri di 20.622, Sora di 20.6097, Pontecorvo di 20.238, Monte San Giovanni Campano di 19.018 e Veroli di 18.995. Tra i paesi con oltre 2.500 con tribuenti quello con iredditi più bassi è Amaseno con 17.568. Il centro con meno residenti della provincia, Acquafondata, invece ha
una media di 15.581 euro e precede altri cinque comuni nessuno dei quali oltre gli 800 contribuenti. Dividendo i cittadini in base alla fasciadi reddito, a Frosinone il grosso, il 31,69%, dichiara tra i 26.000 e i 55.000 euro, il 27,48% tra i 15.000 e i 26.000 euro e il 24,30% entro i 10.000 euro. Poi con l’11,41% troviamo la fascia 10.000-15.000 euro, mentre appena il 2,86% dichiara tra i 55.000 e i 75.000 euro e il 2,22% tra i 75.000 e i 120.000 euro. Oltre tale soglia non c’è nessuno. Invece, nel resto della provincia, oltre la soglia dei 120.000 euro si contano 79 contribuenti a
Sora, 63 a Ferentino, 58 a Isola del Liri, 37 a Ceccano e 36 a Veroli e 30 a Pontecorvo. Sommando tutti i contribuenti della fascia oltre i 120.000 euro, in Ciociaria se ne contano 633, ovvero lo 0,20% delle dichiarazioni totali.
La distribuzione a livello provinciale, invece, è la seguente: 27,53% di dichiarazioni entro i 10.000 euro, 12,48% nella fascia
10.000-15.000 euro, 29,86% in quella 15.000-26.000 euro, 26,99% tra quota 26.000 euro e 55.000, 1,50% oltre i 55.000 euro ed entro i 75.000, 1,06% tra i 75.000 e i 120.000 euro.

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