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Metalmeccanici: «Contratto, noi non molliamo»

D’Avino: «Se non si aumentano i salari non ripartiranno i consumi e avremo gravi conseguenze». Riunione delle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm: sciopero di quattro ore martedì 15 e venerdì 18

Metalmeccanici: «Contratto, noi non molliamo»

I sindacati sono pronti a una nuova battaglia

Manca il contratto ormai da giugno scorso e i metalmeccanici aspettano con estrema impazienza il rinnovo. Ma Federmeccanica e Assistal restano intransigenti e non sembrano non avere alcuna intenzione di cedere e di accettare la proposta votata dal 98% dei lavoratori. Dall’altra parte, sul versante sindacale, continua lo scontro.
E si annunciato le date del quarto sciopero da quando si è interrotta la trattativa.

La mossa
Le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm di Frosinone si sono riunite ieri ed hanno condiviso che nelle giornate di martedì 15 aprile e venerdì 18 aprile 2025 è indetto un ulteriore sciopero di 4 ore per ciascuna giornata alla fine di ogni turno lavorativo, contro lo stallo delle trattative per il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi.
«La decisione - spiegano - si rende necessaria a seguito della rottura delle trattative nazionali, causata dall’atteggiamento inaccettabile delle controparti datoriali di affrontare in modo serio i temi fondamentali per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici: salario, orario, diritti, salute e sicurezza».
Insieme al prosieguo dello sciopero, viene contestualmente dichiarato il blocco del lavoro straordinario e delle flessibilità in ogni luogo di lavoro.

«Le lavoratrici e i lavoratori meritano rispetto.
Non si può pensare di affrontare la crisi scaricandone il peso solo su chi lavora ogni giorno con professionalità e sacrificio.
I contratti nazionali sono uno strumento fondamentale per garantire dignità e tutele in un momento in cui il potere d’acquisto continua a diminuire e le condizioni di lavoro si fanno sempre più dure».
Per questo Fim, Fiom e Uilm provinciali, invitano tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici della provincia di Frosinone a partecipare compatti alle 4 ore di sciopero indette per il 15 e il 18 aprile, nelle ultime 4 ore di ogni turno».
Dunque, ancora mobilitazioni nella speranza, pur ancorata a flebili certezze, di sortire qualche effetto positivo e di trovare la strada del dialogo per riaprire una trattativa che è si è interrotta il 12 novembre scorso, dopo otto incontri per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici con Federmeccanica e Assistal, (iniziata il 30 maggio del 2024) dopo che la controparte non ha risposto alle richieste contenute nella piattaforma di Fim, Fiom, Uilm ma ha presentato una vera e propria “contropiattaforma”.
La proposta sindacale presentata a Federmeccanica e Assistal contiene undici punti pensati per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di una categoria in difficoltà.
Tra le richieste principali spicca un aumento salariale di 280 euro sui minimi tabellari per il triennio 2024-2027, un incremento ritenuto necessario per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione e per garantire una retribuzione dignitosa.
È questo uno dei punti cardine.

L’intervento
«L’atteggiamento di Federmeccanica e Assistal è inaccettabile e irrispettoso verso i lavoratori che aspettano da 8 mesi il rinnovo del contratto nazionale e risposte concrete sui salari». Commenta il segretario provinciale Uilm Gennaro D’Avino. Che rincara: «Non molleremo, continueremo a scioperare fino alla conquista del contratto. In un momento di difficoltà e crisi bisogna dare risposte concrete e urgenti ai lavoratori e al Paese, a partire dai rinnovi dei contratti nazionali».
Poi l’argomento clou: «Se non si aumentano i salari non ripartiranno i consumi e avremo gravi conseguenze». Dunque, ribadisce: «Federmeccanica e Assistal si stanno assumendo una grande responsabilità sociale. Noi non lo possiamo accettare.
Per questo continueremo a scioperare!».

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