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Cassino

Muore a 24 anni, si indaga

Si scava sulle ore trascorse in ospedale dove Charles Yeboah Baffou è arrivato dopo la caduta da un monopattino

Muore a 24 anni, si indaga

Si continua a scavare sulla morte di Charles Yeboah Baffou, 24 anni originario del Ghana, studente universitario a Cassino. Si scava per fare piena luce sulle cause del decesso dopo la caduta dal monopattino nella notte tra venerdì e sabato. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Andrea Corvino ed affidata alla squadra di Polizia Giudiziaria guidata da Roberto Amato Donatelli del Commissariato di Cassino diretto dal vice questore Flavio Genovesi: il fascicolo, per il momento, è stato aperto contro ignoti. Indagini che mirano a capire se siano stati rispettati tutti i protocolli sanitari e se il giovane studente universitario poteva salvarsi.

La ricostruzione

È stato trovato a terra in viale Bonomi, con graffi ed escoriazioni sul volto, sulle mani e su altre parti del corpo poco dopo l’una di Ad allertare i soccorsi alcuni passanti. Il 118 è giunto subito sul posto: in prima battuta non è sembrato nulla di particolarmente grave per quel ragazzo brillante, proveniente dal Ghana, e che si era laureato in “Economics and business” il 25 gennaio 2023. Iscritto al corso di laurea magistrale in “Economics and entrepreneurship”, a giugno avrebbe terminato il suo percorso.
Per lui l’arrivo immediato in ospedale e i primi esami. Sarebbe stato sottoposto a tutti gli accertamenti diagnostici richiesti, compresa - sembrerebbe - una tac. Accertamenti a seguito dei quali sarebbe stato posto in dimissione. Il giovane, però, non avrebbe lasciato l’ospedale restando su una barella, all’interno del nosocomio. Sarebbe stato proprio per questo motivo che dopo un po’, lamentando forti dolori, sarebbe stato sottoposto ad altri esami. Quindi la corsa in sala operatoria e il prematuro e tragico decesso. Non si esclude per una emorragia.

Di qui l’apertura di un fascicolo e il sequestro della cartella clinica. Tre i sanitari già ascoltati tra medici e infermieri mentre la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che con alta probabilità potrebbe disporre l’autopsia, per far luce sulle esatte cause del decesso. Si scava infatti per capire che cosa possa essere successo precisamente in quelle ore. Oggi gli inquirenti, con i dati raccolti finora, si confronteranno con il sostituto procuratore. Il fratello, intanto, è immediatamente giunto a Cassino da Carpi e non si esclude che venga sporta denuncia.

I ricordi

«Charles era un nostro amico, un nostro figlio, un nostro fratello», dichiarano dal gruppo “Partecipiamo Cassino”. «Era uno di quei ragazzi che abbiamo visto affollare il Palazzo della cultura, con le sue cuffie alle orecchie, un libro fra le mani e quei tanti sogni da studente universitario che gli disegnavano quel sorriso che oggi compare nelle foto che lo ricordano. Era una delle immagini più belle della Cassino che accoglie e che fa crescere nella sua terra le speranze di studenti vicini e lontani, in quella sinergia speciale che soltanto l’abbraccio fra culture e Paesi lontani sa regalare».

«A Charles, alla sua famiglia, ai suoi amici e affetti più cari il gruppo “Partecipiamo Cassino” esprime il suo sentimento di solidarietà e fraternità, uniti in un momento di dolore e di commozione che ci spingerà a coltivare ogni iniziativa utile affinchè il ricordo di Charles sia valorizzato come merita e perché tragedie come la sua non si ripetano più». Gianvito Carlomusto, rappresentante degli studenti nel cda e presidente di Guardiani University, afferma: «Siamo tutti molto provati, era uno di noi perché nel nostro gruppo è inserita, da anni, anche una comunità internazionale e lui era perfettamente integrato. Le ombre sulla vicenda ci fanno rimanere basiti, le domande sono tante, proviamo lutto, dispiacere, rabbia, voglia di verità. Ci hanno contattato per la disponibilità a una fiaccolata e abbiamo dato l’assenso per ricordare Charles. Anche sulla dinamica di quella notte diciamo: se ci fosse qualche testimone della caduta si faccia avanti».

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