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Frosinone

Pista ciclabile. Il conto salato dei cordoli di via Puccini

Alla fine la rimozione è costata più di 40.000 euro. L’approvazione delle spese è stata pubblicata sull’albo pretorio del Comune tramite due diverse determine dirigenziali

Pista ciclabile. Il conto salato dei cordoli di via Puccini

La rimozione dei cordoli della pista ciclabile di via Puccini doveva essere gratuita o quasi. Ad affermarlo, in maniera abbastanza esplicita, era stato il sindaco Riccardo Mastrangeli, che, in un comunicato ufficiale del Comune del 3 settembre 2023, aveva scritto: «Il personale addetto, nei prossimi giorni, provvederà alla eliminazione dei cordoli di travertino sul percorso ciclopedonale di via Puccini. L’intervento non comporterà ulteriore esborso di denaro dalle casse comunali».

Alla fine, però, l’attività di rimozione, come si apprende da due determine dirigenziali pubblicate in queste ore all’albo pretorio del Comune, è costata quasi 40.000 euro: 32.268,58 per i lavori eseguiti con l’aggiunta di 8.721,43 euro di maggiori costi per l’aggiornamento dei prezzi. Spese che hanno trovato copertura nella quota di compartecipazione comunale di 300.000 euro al finanziamento principale del primo stralcio del sistema delle piste ciclabili. Le decisione di togliere i cordoli era stata presa dalla giunta Mastrangeli dopo le furibonde polemiche che si erano sollevate. Numerosi cittadini avevano evidenziato come i cordoli fossero di ostacolo a una circolazione stradale fluida e causassero continui intasamenti. Da qui la decisione dell’esecutivo comunale, avvenuta a febbraio dello scorso anno, ma che era stata già anticipata da un’altra delibera del settembre 2023, con l’approvazione della variante al progetto.

«Le modifiche (la rimozione dei cordoli, ndr) - era stato scritto nella narrativa della delibera - attengono principalmente alla ridefinizione della tipologia di pista ciclabile a seguito dell’istituzione del limite di velocità di 30 km/h su tutto il percorso progettato, con la trasformazione da pista “ciclopedonale a corsia dedicata”, con elementi divisori tra carreggiata veicolare e pista ciclopedonale, a pista ad “unica corsia ciclabile monodirezionale”, senza necessità di elementi di separazione tra carreggiata stradale e viabilità ciclabile». Quindi una pista a raso come è oggi. L’esecutivo comunale aveva approvato il progetto di variante perché «non altera la natura complessiva del contratto; il valore della modifica è al di sotto delle soglie fissate all’articolo 35 del Dlgs n. 50/2016; il valore della modifica pari al 6,90% è al di sotto del 15% del valore iniziale del contratto di appalto; i maggiori costi trovano copertura finanziaria all’interno di quadro tecnico economico originario mediante l’assorbimento di parte delle somme di economie di gara nella quota di compartecipazione del bilancio comunale alla realizzazione dell’investimento» e per altre ragioni.

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