Spazio satira
Veroli/Boville Ernica
05.03.2025 - 19:00
L’asfalto deteriorato sul cavalcavia nei pressi dello svincolo della superstrada
Due mesi fa l’ultimo appello in ordine di tempo, ma nessun intervento è stato effettuato.
E la situazione peggiora di giorno in giorno. I giunti sono sempre più sconnessi, le buche più profonde. Asfalto ancora più deteriorato. E ora arriva una nuova sollecitazione agli enti competenti da numerosi automobilisti. Sotto la lente un tratto breve, ma ridotto ai minimi termini, all’altezza del cavalcavia nei pressi dello svincolo della superstrada tra Veroli e Boville Ernica. Tratto che riconduce all’ex via Mària, poco prima delle curve “Scannacapre” e il bivio di Boville e a via Paolini.
Nei mesi scorsi gli operai sono intervenuti per risistemare il tratto, ma le forti piogge e sicuramente il transito dei mezzi pesanti, hanno portato a registrare nuove criticità.
«Basta transitare nella zona per rendersi conto dei disagi che subiscono gli automobilisti - sottolinea un giovane - Il manto stradale è sicuramente da rifare. I disagi sono tanti per gli automobilisti. Ci sono avvallamenti e i giunti sconnessi che creano numerosi disagi perché si è formato un grande dislivello dal manto stradale. Le buche sono ancora più grandi e profonde».
«A volte ci si imbatte in auto che spuntano dal senso di marcia opposto per evitare proprio le buche - aggiunge un altro automobilista - Tra l’altro non è un bel biglietto da visita per i tanti turisti che escono proprio all’uscita di Boville per raggiungere la vicina abbazia di Casamari o anche comuni di interesse storico, culturale e paesaggistico quali ad esempio, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano».
A rendere il tratto ancora più nel degrado, c’è anche la cattiva abitudine dei lanciareveroli, purtroppo, bottiglie, plastica, cartacce dai finestrini delle auto in corsa. Per non parlare di chi si disfa di buste e sacchi.
E così ci si ritrova a fare i conti con luoghi dove i rifiuti spuntano come funghi, tra l’altro allo svincolo della superstrada. Dunque, forte l’appello degli automobilisti.
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