Spazio satira
Ferentino
01.03.2025 - 14:00
Erano accusati di aver allestito a Ferentino, in località Monticchio, «una discarica non autorizzata di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non, principalmente derivanti da attività di demolizione/costruzione, illecitamente conferiti e smaltiti in diverse porzioni della cava» per un totale di oltre 180.000 chili. È questa la contestazione principale dell’accusa, sostenuta dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, sulla base delle indagini condotte dal Nipaaf dei carabinieri forestali del tenente colonnello Vitantonio Masi, e che ha portato il giudice del tribunale di Frosinone Fiammetta Palmieri a condannare 22 persone in totale e a disporre le confische dai proventi del reato a un trituratore ai mezzi usati «per commettere il reato» di raccolta e trasporto di rifiuti speciali in violazioni delle norme, nonché a ripristinare lo stato dell’ambiente. Disposta la confisca e la restituzione al Comune di Ferentino, costituito parte civile con l’avvocato Antonio Celani, di alcune particelle dove si sarebbero consumati i reati.
Il giudice ha condannato a un anno e mezzo e 15.000 euro di ammenda Luigi e Nando Cocco, legale rappresentante e gestore di fatto della Ncl group che operava nella cava (che in passato avevano patteggiato in un altro filone dell’indagine), a tre anni e mezzo Irene Cocco e Alberto Romiri, amministratore unico, legale rappresentante e cogestore della Sein, e a tre anni Luca Marini, dipendente della Ncl group, addetto alle operazioni di gestione dei rifiuti nella cava. Per i tre disposta, per la durata della pena, l’interdizione dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi delle imprese. Condannati a un anno con pena sospesa i rappresentanti legali di diciassette ditte in relazione al reato di trasporto illecito dei rifiuti nella cava di Monticchio. Per tutti la condanna a risarcire il danno, da quantificarsi in sede civile, nei confronti del Comune di Ferentino. Disposta la confisca di 18 autocarri delle ditte i cui rappresentanti legali sono stati condannati, ovvero i mezzi di trasporto utilizzati per il conferimento dei rifiuti nella cava in assenza della prescritta iscrizione all’albo dei gestori ambientali. Riconosciuta dal giudice anche la responsabilità amministrativa nel reato delle società Ncl group e Sein con una sanzione di 77.400 euro nonché applicati l’interdizione dall’esercizio delle attività e il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per quattro mesi.
Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni. Dopo di che le difese (avvocati Valenza, Fiore, Vellucci, Pavia, D’Elia, Lucisano, Scalia, Archidiacono, Vittorelli, Visocchi, Di Ciaccio, De Santis, Quattrociocchi, Giarratana, Frasca, Vaccari, Ceccani, Simiele, Tomachella, Bratti, Scerrato, Latini, Compagnone, Segneri, Pannain, Ottaviani, Mariniello, Pinchera, Cinelli, Colella, Micalizzi) proporranno appello.
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