Spazio satira
Frosinone
26.02.2025 - 13:00
La storia tormentata del Bus Rapid Transit si arricchisce questa volta di un capitolo giudiziario
Il Brt è ancora un’idea astratta; quasi un esercizio di pura filosofia; il percorso ancora non si conosce; non si sa quando i lavori entreranno nel vivo e non si sa quando il mezzo entrerà in funzione, ma già crea i primi importanti grattacapi all’amministrazione Mastrangeli.
All’orizzonte, infatti, si profila una battaglia legale in tribunale, che interessa la nascente infrastruttura del sistema di mobilità sostenibile. La società “Frosinone Mobilità e Servizi srl”, che gestisce il parcheggio multipiano di viale Mazzini e diversi stalli a pagamento in tutta la città, ha convenuto in giudizio la “Costruzioni Alfredo La Posta srl”, che si sta impegnando nella realizzazione del Bus Rapid Transit, chiedendo la reintegrazione nel possesso di alcune aree di parcheggio, attualmente occupate, sine die considerando l’incertezza assoluta sul cronoprogramma dell’opera, dal cantiere del Brt.
Tutto ha avuto inizio con l’avvio delle prime attività. Per consentire l’apertura del cantiere, alcune aree di parcheggio a pagamento sono state temporaneamente occupate. La “Frosinone Mobilità e Servizi srl”, società che gestisce i parcheggi, ha, quindi, deciso di adire le vie legali, presentando ricorso al Tribunale di Frosinone, per ottenere la reintegra nel possesso.
La “Costruzioni Alfredo La Posta srl”, a sua volta, ha chiamato in causa il Comune di Frosinone, committente dell’opera.
Il giudice, rilevando la necessità di integrare il contraddittorio, ha accolto la richiesta, fissando una nuova udienza per dopodomani. Sul punto il settore mobilità del Comune, coordinato dal vice sindaco Antonio Scaccia, ha espresso parere favorevole alla resistenza in giudizio, ritenendo necessario tutelare gli interessi dell’ente. La giunta comunale ha, quindi, deliberato di conferire il relativo incarico al dirigente dell’ufficio avvocatura interno, avvocato Marina Giannetti. È evidente che il Comune ritiene che l’occupazione delle aree di parcheggio sia necessaria per la realizzazione di un’opera di pubblica utilità come il Brt. L’ente è quindi determinato a difendere la legittimità del proprio operato in tribunale. La battaglia legale si preannuncia lunga e complessa, e l’esito del giudizio avrà importanti ripercussioni sulla realizzazione del progetto.
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