Frosinone
18.02.2025 - 10:00
Un’immagine dell’asfalto di via Tagliamento, una traversa di via Aldo Moro
Nonostante non rientri nella classifica nazionale del nuovo indicatore messo a punto dall’International Center for Social Research (Icsr) (che invece incorona Roma) Frosinone si può considerare comunque una città groviera. Con il maltempo e le piogge incessanti degli ultimi giorni in città sono spuntate buche, crateri e asfalto sbriciolato, in ogni angolo del capoluogo. E non stiamo parlando di strade periferiche oppure di campagna. Ma di zone centrali e trafficatissime quotidianamente da centinaia di utenti dove non ci sono lavori in corso, o cantieri, di nessun genere (né da parte di enti pubblici né di privati) e il manto stradale sarebbe completamente da rifare. Basta farsi un giro per la città per rendersi conto dei disagi che subiscono quotidianamente gli automobilisti.
Dall’alberata, alla rotatoria di via Piave, la centralissima De Matthaeis fino a via Tagliamento (una traversa di via Aldo Moro). Sono solo alcune delle strade segnalate dagli automobilisti come pericolose. Ci sono avvallamenti, giunti disconnessi che creano numerosi problemi alla circolazione. Spesso si è costretti ad invadere la corsia del senso opposto di marcia per evitare veri e proprio crateri che potrebbero creare danni alla vettura. Senza dimenticare i ciclomotori esposti maggiormente al problema della sicurezza. Per loro molte zone di Frosinone sono completamente off limits.
Insomma dopo il disastro di via Marittima la manutenzione delle strade sembra essersi fermata all’anno zero. E non c’è proprio nessuno spiraglio di miglioramento in una città che continua ad avere pochissimi requisiti che possono giustificare la definizione di capoluogo di provincia.
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