Spazio satira
Economia
17.02.2025 - 18:00
Le startup in Italia? Bene, e in alcune province benissimo. La geografia delle startup innovative nel 2024 presenta un quadro ben definito: i giovani imprenditori sono più presenti al Nord, mentre le donne startupper incidono maggiormente al Sud. Tuttavia, il Meridione sta registrando il tasso di crescita più elevato per entrambe le categorie, dimostrando un fermento imprenditoriale in espansione.
Secondo l’analisi condotta dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, il 17,2% delle startup innovative nel Settentrione è guidato da under 35, con il Piemonte al primo posto per incidenza giovanile (23,2%). A livello nazionale, la media si attesta al 16,9%, con il Centro e il Sud che segnano rispettivamente il 16,9% e il 16,4%. La tendenza si inverte se si osserva la distribuzione delle startup a guida femminile: nel Mezzogiorno la loro incidenza raggiunge il 15,8%, con un picco del 27,5% in Molise, seguito dal Centro (15,1%) e dal Nord (11,8%).
Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, sottolinea l’importanza di sostenere la crescita di queste imprese per mantenere l’Italia competitiva a livello europeo e globale. Attualmente, con circa 12.000 startup innovative, l’Italia occupa il quarto posto in Europa, ma vi sono ancora ampi margini di miglioramento. Un aspetto critico riguarda la scarsa incidenza delle startup che riescono a scalare: solo il 6,6% ha superato il milione di euro di fatturato o di capitale sociale tra il 2019 e il 2023, percentuale che sale al 12,6% tra le startup con brevetti in tecnologie strategiche. Le nuove normative potrebbero incentivare gli investimenti e favorire la crescita di realtà ad alto potenziale.
Differenze tra Nord e Sud
Se in termini percentuali il Sud sta guadagnando terreno, in valori assoluti il Nord continua a detenere il primato per numero di startup innovative. Il 52% del totale nazionale si trova infatti nel Settentrione, con una netta prevalenza della Lombardia, che conta 568 startup giovanili (27,7% del totale nazionale) e 382 startup femminili (23,2%). Seguono Campania e Lazio, con rispettivamente 242 e 231 startup giovanili, e 232 e 224 startup femminili. Tra le province, Milano si conferma leader con 408 startup giovanili (19,9% del totale nazionale) e 281 startup femminili (17,1%), seguita da Roma e Napoli. Le startup innovative presentano una percentuale di giovani imprenditori quasi doppia rispetto alle imprese tradizionali (16,9% contro 8,4%), mentre la presenza femminile rimane inferiore rispetto al complesso delle aziende italiane (13,6% contro 22,7%). L’analisi delle dinamiche di crescita tra il 2016 e il 2024 evidenzia un trend positivo in tutto il Paese, con un incremento complessivo del 66,5% delle startup innovative giovanili. Il Mezzogiorno ha registrato l’aumento più significativo (+69,1%), seguito dal Nord (+67,5%), frenato dalla crescita più contenuta del Nord Est (+12,7%) e dal Centro (+60,2%). Tra le regioni con il tasso di crescita più elevato spiccano Valle d’Aosta (+200%), Campania (+184,7%) e Lombardia (+124,5%). A livello provinciale, Lecco ha segnato un aumento record del 500%, seguita da Sondrio (+400%) e Prato (+300%). Anche le startup innovative femminili hanno registrato una crescita significativa, con il Sud ancora una volta in testa (+175,5%), seguito dal Centro (+106,3%) e dal Nord (+99,7%), penalizzato dalla crescita più lenta del Nord Est (+59,5%). A livello regionale, il Molise ha segnato l’incremento più elevato (+533,3%), seguito da Campania (+337,7%) e Puglia (+203,7%). Tra le province, Avellino ha registrato il maggiore incremento percentuale (+1000%), seguita da Brindisi (+900%) e Como (+700%).
La distribuzione delle startup femminili sul territorio nazionale mostra un forte divario tra Nord e Sud. Il Molise si distingue per la maggiore incidenza di startup femminili rispetto al totale regionale (27,5%), seguito dalla Basilicata (20,6%) e dalla Calabria (18,4%). Al contrario, le regioni con la minore incidenza di startup femminili sono Friuli-Venezia Giulia (9,4%), Trentino-Alto Adige (10,0%) e Liguria (10,5%). A livello provinciale, Isernia, La Spezia e Vibo Valentia registrano la maggiore incidenza (33,3%), sebbene il numero assoluto rimanga limitato.
Per quanto riguarda le startup innovative giovanili, il Piemonte guida la classifica con il 23,2%, seguito dal Trentino-Alto Adige (21,3%) e dalla Valle d’Aosta (20,0%). In fondo alla classifica si trovano Abruzzo (11,4%), Umbria (12,3%) e Friuli-Venezia Giulia (12,4%). A livello provinciale, Biella, Vibo Valentia e Forlì-Cesena emergono per la maggiore incidenza di startup giovanili, con valori superiori al 30%. Complessivamente, ben 45 province superano la media nazionale in termini di startup under 35.
La situazione nel Lazio
Le startup innovative nella nostra regione sono 1.412. Di queste 231 condotte da under 35 e 224 da donne. La provincia che fa la parte del leone è chiaramente Roma, con 1.277 aziende (206 giovanili e 200 femminili). Seguono Latina con 47 (10 giovanili e 7 femminili), Frosinone con 40 (10 giovanili e 12 femminili), Viterbo che si ferma a quota 36 (3 giovanili e 5 femminili). Chiude la classifica laziale Rieti con appena 12 startup, 2 giovanili e nessuna condotta da donne.
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