Truffa all’Asl. Cinque tecnici di radiologia a processo

Truffa aggravata ai danni della Asl anche durante il periodo del Covid, sotto accusa sono finiti cinque tecnici radiologi dell’ospedale “Santissima Trinità” di Sora. Fissato il processo per il prossimo 19 marzo. L’altro ieri, nel tribunale di Cassino, si è svolta l’udienza predibattimentale. Secondo l’accusa, in concorso tra loro, i cinque radiologi, avrebbero effettuato ore di servizio in regime di “pronta reperibilità”, senza essere stati richiamati per l’esecuzione di alcun esame strumentale, ottenendo, così, illegittimamente il pagamento di ore lavoro non dovute.

La ricostruzione
La vicenda nasce da un esposto che presentò la Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) segnalando irregolarità della determinazione e nel conseguente pagamento delle prestazioni svolte dai cinque tecnici durante la pronta disponibilità notturna.

L’Asl frusinate aprì un’inchiesta interna costituendo una commissione. La Procura della Repubblica cassinate fece altrettanto affidando le indagini alla guardia di finanza che acquisì documenti e ascoltò diversi dirigenti sanitari. Il periodo scandagliato dalle indagini va dal 2017 al 2022, quindi anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria da Covid-19. I cinque tecnici, n concorso tra loro, avrebbero effettuato ore di servizio in regime di “pronta reperibilità”, senza essere stati richiamati per l’esecuzione di alcun esame strumentale, ottenendo, così, illegittimamente il pagamento di ore lavoro non dovute per un ammontare complessivo di circa 60.000 euro. L’azienda sanitaria locale si è costituita parte civile tramite l’avvocato Gabriele Picano. Si è costituita parte civile anche la Fials, attraverso l’avvocato Giorgio Cernesi.