Spazio satira
Frosinone
29.01.2025 - 07:00
L’indagine è stata condotta dalla polizia stradale: il 5 febbraio gli interrogatori preventivi
Associazione a delinquere e frodi assicurative. Sono i reati che la procura di Frosinone contesta nei confronti di un sodalizio accusato di lucrare su falsi incidenti stradali.
Reati per i quali il pubblico ministero titolare del fascicolo ha avanzato otto richieste di misure cautelari. Come prevede la riforma Nordio, a garanzia delle persone sottoposte a indagine, nei confronti dei destinatari della richiesta è stato notificato l’avviso per l’interrogatorio preventivo. Il 5 febbraio gli indagati sono stati convocati davanti al gip Ida Logoluso del tribunale di Frosinone, con l’assistenza di un difensore, per rendere l’interrogatorio e portare prove e documenti a propria difesa. Solo all’esito dell’interrogatorio, il giudice deciderà se accogliere o meno la misura cautelare.
La procura di Frosinone, sulla base delle indagini finora condotte dalla polizia stradale, ipotizza l’esistenza di un’associazione a delinquere che, contando su avvocati, terapisti, procacciatori, liquidatori e altri soggetti, riusciva a veicolare i risarcimenti danni per incidenti inesistenti o per danni a persone o a cose diversi rispetto a quelli reali. Tra i destinatari della richiesta ci sarebbero almeno tre avvocati, due terapisti, procacciatori e altri che operano nel settore delle assicurazioni e dei risarcimenti che hanno concorso ad avere o hanno ottenuto i rimborsi, difesi dagli avvocati Christian Alviani, Gianmarco De Robertis, Nicola Ottaviani, Antonio Perlini e Giampiero Vellucci. Si tratta di una parte del grosso dei circa cinquanta indagati sui quali si sono concentrate le indagini condotte dal sostituto procuratore Samuel Amari. Richiesti anche i sequestri preventivi. Le indagini, iniziate dalla guardia di finanza e poi condotte dalla polizia stradale, sono andate avanti per mesi e ora sembrano essere arrivate a un bivio. Il periodo oggetto dell’indagine riguarda gli anni dal 2021 al 2024.
Ora per il primo gruppo, come prevedono le nuove norme ideate in un’ottica di garanzia dell’indagato, si apre la fase dell’interrogatorio preventivo. Una fase in cui portare eventualmente elementi a discarico e spiegare le proprie ragioni al giudice prima ancora che questi emetta un’ordinanza di custodia cautelare. In questi giorni per preparare gli interrogatori, gli indagati dovranno studiare tutta la documentazione, oltre 5.000 pagine di documenti, basata principalmente sui certificati medici finalizzati a dimostrare i danni che poi dovevano essere risarciti. Tra le carte anche diversi certificati di noleggio di auto utilizzate per i sinistri.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione