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Frosinone

Violenza in gita scolastica, ascoltata la studentessa

Il pm dovrà valutare ora se chiedere o meno il rinvio a giudizio. Il ragazzo, 15 anni, è accusato di aver chiuso nel bagno la ragazzina e di averla costretta a subire atti sessuali

Violenza in gita scolastica, ascoltata la studentessa

La competenza del caso è del tribunale per i minorenni di Firenze

Violenza su una studentessa durante la gita scolastica, il gip ha ascoltato la minore in modalità protetta.
Sotto accusa, per violenza sessuale, c’è un compagno di scuola della ragazza, entrambi residenti in un paese nella zona del capoluogo. La vittima non è ancora quattordicenne, ragion per cui è scattata un’apposita aggravante. Il ragazzo, 15 anni, è accusato di aver chiuso nel bagno la ragazzina, di averle preso contro la sua volontà la mano, costringendola a subire atti sessuali, abusando della condizione di inferiorità psichica della compagna.

I fatti, in base alla ricostruzione dell’accusa, si sarebbero verificati a Chianciano Terme (Si) in occasione di una gita scolastica. Da qui la competenza del caso del tribunale per i minorenni di Firenze che ha delegato per gli accertamenti i carabinieri.
Nei giorni scorsi è stata ascoltata la parte offesa, la quale ha risposto alle domande rivolte dal giudice descrivendo la vicenda nei minimi dettagli. Ha sostenuto di essere stata colta di sorpresa e non aveva mai immaginato che potesse subire violenza durante la gita. Al termine della deposizione, la difesa dell’imputato, l’avvocato Tony Ceccarelli, ha prodotto una serie di messaggi che la ragazza aveva inviato nei giorni precedenti all'imputato e nei quali oltre a dichiarare i suoi sentimenti per il giovane aveva proposto di avere rapporti.

Messaggi che aveva conservato il quindicenne. A quel punto la ragazza ha affermato che i messaggi effettivamente erano stati inviati da lei al ragazzo confermando il relativo contenuto. Al termine dell'udienza il gip ha trasmesso gli atti al pubblico ministero il quale dovrà valutare nei prossimi giorni se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione del caso.

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