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Niente fondi, scuolabus addio. Il commissario chiude la questione

Per quest’anno scolastico il servizio non sarà attivato. La situazione finanziaria del Comune non consente la copertura dei costi. Se ne riparlerà il prossimo settembre

Niente fondi, scuolabus addio. Il commissario chiude la questione

I pulmini adibiti al servizio scuolabus rimarranno fermi fino all’inizio del prossimo anno scolastico

Niente scuolabus, almeno per quest’anno scolastico. Se ne riparlerà al prossimo, sempreché si trovino le risorse per garantire il trasporto dei bambini a scuola. Soldi che al momento non ci sono.
Il commissario straordinario Fabio Giombini ha messo la parola fine alla lunga querelle sull’attivazione del servizio. Lo ha fatto nei giorni scorsi firmando una delibera che rinvia al prossimo autunno la ripartenza degli scuolabus, spiegando le ragioni alla base della decisione.

La questione teneva banco in città dall’estate scorsa, quando l’allora giunta Caligiore approvò l’atto di indirizzo con cui veniva posticipato l’avvio del servizio a gennaio 2025, prefigurando anche la possibilità che per il resto dell’anno scolastico fosse gratuito per tutte le famiglie richiedenti. Un rinvio che suscitò vibranti proteste da parte dell’opposizione consiliare ed extraconsiliare oltre che del collettivo “Ceccano 2030”, fautore di manifestazioni e petizioni per chiedere la ripartenza immediata del trasporto scolastico. Poi la bufera giudiziaria e lo scioglimento del consiglio comunale che, di fatto, congelarono la vicenda.

Ora la decisione del commissario, che nella delibera ricapitola i passaggi salienti: l’incarico agli uffici comunali di elaborare un ulteriore piano di razionalizzazione delle linee e delle corse, eliminando quelle meno frequentate se non addirittura deserte, per contenere la spesa; la previsione di una successiva gara per assegnare l’appalto; il computo dei costi dell’operazione nel bilancio di previsione 2025-2027 (varato poi a dicembre dal commissario). Un’ulteriore razionalizzazione dopo quella che era già stata operata dall’amministrazione Caligiore all’inizio dell’anno scolastico 2023-2024, con una riduzione delle linee da 15 a 12. Alla consultazione per via telematica delle famiglie interessate avevano risposto in 155, perciò venne ipotizzato di poter ridurre ancora le linee, comunque non meno di 8.

Nei giorni scorsi il direttore esecutivo tecnico ha fatto i conti sulla base di quest’ultima ipotesi considerando che il servizio fosse attivato dal prossimo 3 febbraio fino all’8 giugno 2025, stimando un costo complessivo per il Comune di almeno 135.322 euro. Una spesa che l’ente, soggetto alla stringente procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (fino al 2035) che impone di produrre risparmi per scongiurare il dissesto, non può sostenere.
Da qui la decisione del viceprefetto Giombini “di demandare l’avvio del servizio in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico 2025-2026, previa individuazione e destinazione di somme di bilancio comunale e trasferimenti regionali”.

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