Veroli/Boville Ernica
12.01.2025 - 17:00
L’immagine dell’incidente avvenuto l’8 dicembre scorso sulla superstrada a Veroli
Morte di Chiara Albanini, operazioni peritali al via con il primo accertamento di naturare preliminare.
Primo sopralluogo ieri, sulla superstrada Sora-Ferentino, all’altezza di Veroli, dove l’8 dicembre scorso è avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita la ventottenne di Boville Ernica che viaggiava come passeggera sull’Alfa Romeo Stelvio guidata dal fidanzato, un ventenne. Sopralluogo preliminare con tutti i tecnici, quindi, quello dell’indagato principale, il ventenne alla guida dell’auto su cui viaggiava Chiara, un’Alfa Romeo Stelvio, ma anche dei due tecnici nominati dagli indagati dell’Anas. Sul posto, unitamente al tecnico del pubblico ministero, l’ingegnere Fabrizio Ceramponi, anche e Francesco Di Gennaro per la difesa.
L’accertamento è stato finalizzato alla misurazione del tratto di strada. Nei prossimi giorni un secondo e conclusivo sopralluogo che sarà ben piu importante, perché consisterà nella ricostruzione dell’incidente con l’esatto posizionamento della vettura, l’Alfa Romeo Stelvio, e dell’altro veicolo che è stato toccato nello scontro. Sarà ricostruita la scena con lo stesso posizionamento delle macchine e, possibilmente, con le stesse condizioni di visibilità che c’erano al momento in cui si è verificato l’incidente.
L’8 dicembre scorso la tragedia sulla Sora-Ferentino, all’altezza di Veroli. L’Alfa Romeo Stelvio, sulla quale viaggiava da passeggera la ragazza, si è ribaltata. La procura di Frosinone vuole chiarire se il decesso della donna sia riconducibile alla responsabilità del guidatore dell’auto o alla cattiva manutenzione della strada. Se la donna sia morta sul colpo o per effetto del ribaltamento del mezzo.
Secondo una prima ricostruzione l’auto, condotta da un giovane di Boville Ernica, fidanzato della vittima, avrebbe sbandato e sarebbe salita per alcuni metri sopra una collinetta, con una pendenza del 30%, per poi capottarsi e ritornare sulla carreggiata.
L’incarico al perito servirà a capire se sull’incidente abbia concorso il grado di manutenzione della strada. Per questo l’avviso per le operazioni peritali è stato inviato oltre che al conducente, il primo ad essere indagato, e difeso dall’avvocato Giampiero Vellucci, anche ai due tecnici dell’Anas, un ingegnere e un geometra, assistiti dagli avvocati Nicola Ottaviani e Alessandro Mariani.
Ad un mese dalla morte della giovane, mercoledì scorso, si è svolta una fiaccolata a San Lucio, contrada dove viveva Chiara. Tantissime persone hanno partecipato con striscioni e maglie con stampati una foto della ragazza e un cuore rosso.
Al termine della fiaccolata è stata celebrata una messa di suffragio.
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