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Sora

Chiusura del convento dei Padri Passionisti, il coro dei sindaci

Reazioni molto dispiaciute in tutto il comprensorio per l’addio dei religiosi e la chiusura del convento. Quadrini, Bellisario, Abballe, Germani, Sarracco e le associazioni del territorio all’unisono: perdiamo un pezzo di storia

Chiusura del convento dei Padri Passionisti, il coro dei sindaci

L’intero territorio esprime vicinanza alla comunità dei Padri Passionisti che si accinge a lasciare la città di Sora dopo 183 anni. Tante le testimonianze di stima e vicinanza, in particolare per padre Salvatore Crino.
Massimiliano Quadrini, sindaco di Isola del Liri, commenta: «Non credo sia opportuno entrare nel merito di scelte di cui peraltro eravamo a conoscenza già da tempo. Abbiamo tentato nel 2023 di convincere i vertici provinciali della congregazione, attraverso iniziative come raccolte firme e fiaccolate, a fare un passo indietro. Niente e nessuno può cancellare la storia di questo luogo. L’auspicio è che le porte del convento possano restare aperte ed è proprio questo il momento che le istituzioni facciano la loro parte affinché l’identità del santuario e lo straordinario bagaglio che tutto il territorio eredita dai Passionisti non vengano dispersi».
Il sindaco di Pescosolido, Donato Enrico Bellisario, aggiunge: «È stato un luogo dove sono cresciuto da quando avevo sei anni a quando mi sono allontanato per lavoro, ma senza andare mai via. Conservo indimenticabili ricordi: tornei di calcio, coro, campeggi estivi, primi amori. Grazie a tutta la comunità Passionista per quello che mi ha dato, forgiando in modo positivo la mia vita».

Sull’addio dei Padri Passionisti intervenire anche il sindaco di Fontana Liri, Gianpio Sarracco: «Il territorio perde un pezzo di storia importante. Nonostante la difesa comune da parte di istituzioni e associazioni, i Padri Passionisti lasceranno questo territorio, con dispiacere da parte di tutto il comprensorio, non solo dei fedeli».
Parole di vicinanza anche dal sindaco di Castelliri, Fabio Abballe: «Purtroppo non si è riusciti ad evitare la chiusura di un luogo di culto storico e punto di riferimento per molti fedeli non solo di Sora, ma di tutto il comprensorio. Abbiamo appreso con tristezza la notizia; il 31 gennaio sarà un giorno doloroso che nessuno dei fedeli che hanno bussato alla porta del convento per un conforto o un aiuto auspicava».
«Dispiace molto, anche se non siamo di Sora - gli fa eco il sindaco di Arce, Luigi Germani - Padre Salvatore, essendo il cappellano dell’ospedale Santissima Trinità, è conosciuto anche ad Arce. Speriamo che si possa fare un passo indietro su questa scelta».

Dalle associazioni “Fratres” di Sora e “Burundi Insieme” altre testimonianze: “La decisione presa lascia in tutti l’amaro in bocca ed il cuore a pezzi. Siamo molto legati a Padre Salvatore ed a tutta la comunità Passionista. Se ci saranno nuove mobilitazioni noi ci saremo”. L’Associazione dipendenti Ospedalieri (Ado) nutre ancora una speranza residua di scongiurare la chiusura del convento: “Caro Padre Salvatore - scrive l’Ado - siamo scesi in piazza, abbiamo lottato per te, per il convento. Quel meraviglioso luogo che abbraccia tutta la città andrà a finire e non ci sono le parole. Siamo pronti ancora una volta a lottare per non darla vinta a chi ha creato questa situazione che fa male alla nostra comunità: sei unico come sacerdote e persona”.
Rammarico per la decisione è stata espressa anche dall’associazione “Iniziativa Donne” che  nel 2023 raccolse centinaia di firme di sindaci, scuole e cittadini e che auspica una nutrita presenza di fasce tricolori, associazioni e gonfaloni alla messa di saluto dei Passionisti in programma sabato 18 gennaio, alle ore 17, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.

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