Ferentino
05.01.2025 - 09:00
A sinistra, un momento dei funerali svoltisi ieri a Santa Maria Maggiore
I rintocchi mesti delle campane della chiesa di Santa Maria Maggiore e la gente ad aspettare la salma di Maria Assunta Musa proveniente dall’obitorio dell’ospedale di Frosinone. In un’atmosfera triste, ieri mattina, è stata accolta per l’ultimo abbraccio la sfortunata donna sessantenne travolta domenica scorsa lungo la via Casilina sud, nei pressi delle Terme Pompeo. Una tragedia.
Significative le parole pronunciate durante l’omelia da padre Paul, parroco dell’abbazia di Santa Maria Maggiore.
Il religioso si è soffermato sul fatto doloroso della morte improvvisa: «Siamo qui riuniti per pregare la morte tragica di Maria Assunta. Ho saputo che era amante degli animali e dei bambini, era maestra di asilo, dunque aveva rispetto per la vita.
È stato un lutto prematuro, improvviso. Maria Assunta ora è passata in un altro mondo. Un mondo più bello, con tanta luce.
Pertanto oggi c’è dolore e gioia in un certo senso. Dobbiamo ricordare le cose belle che ci sono state date, la sua vita è stata un dono grazie a Dio», ha sottolineato il parroco a due passi dalla bara.
La morte di Maria Assunta ha suscitato profonda tristezza e dolore nella famiglia, come negli amici, conoscenti e colleghi di lavoro.
Maria Assunta viveva a casa con sua madre, da lei accudita essendo una donna anziana e malata. L’incidente, come si sa, avrà conseguenze giudiziarie. Due automobilisti della città sono al centro degli accertamenti avviati dai carabinieri, essendo altrettanti, prima uno e subito dopo l’altro, i veicoli che hanno investito la donna nel tardo pomeriggio del 29 dicembre scorso. Indagati per omicidio stradale, i due condudenti sono difesi dagli avvocati Giampiero Vellucci uno e Mario Cellitti l’altro, per la vittima l’avvocato di famiglia è Alfonso Musa, come detto il cugino della povera Maria Assunta.
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