Spazio satira
Automotive
03.01.2025 - 20:30
Il presidio del 31 dicembre fuori dai cancelli prima della buona notizia
Vertenza De Vizia, scatta il countdown per il vertice al ministero. Allontanato lo spettro del licenziamento dei 32 dipendenti del Cassinate, ora l’attenzione è tutta rivolta all’incontro del 7 gennaio al ministero. Già la sua convocazione è apparsa un buon segnale, come sottolineato dal segretario generale Uilm, Rocco Palombella, presente fuori dai cancelli il 31 dicembre insieme al segretario provinciale D’Avino e agli operai. Proprio Palombella aveva apprezzato «la disponibilità di Stellantis di posticipare la scadenza della commessa e il ruolo del ministero nel ricercare una soluzione e convocare tempestivamente un incontro nazionale. Dall’azienda De Vizia ci aspettiamo la massima tutela verso i lavoratori e che svolga un ruolo importante nella trattativa che si aprirà al Mimit». Una battaglia che si annuncia solo all’inizio.
A commentare per l’iniziale - quanto fondamentale risultato - è stato subito Gennaro D’Avino. «Abbiamo evitato il licenziamento di 32 dipendenti della De Vizia di Cassino - ha sottolineato il segretario provinciale della Uilm - Dopo oltre 60 giorni di proteste, manifestazioni, blocchi degli ingressi, sostituzione dei lavoratori durante lo sciopero, interventi istituzionali, la Consulta davanti agli ingressi e l’occupazione della sala consiliare (sfidando le condizioni climatiche avverse) abbiamo dovuto affrontare pure il silenzio assordante di una responsabile del sito di Piedimonte. Il 31 dicembre eravamo pronti a protestare giorno e notte davanti ai cancelli. L’intervento del segretario generale Rocco Palombella è stato determinante per ottenere risultati concreti: proroga di un mese dell’appalto, evitando i licenziamenti previsti per il 7 gennaio, e convocazione al Mimit. È senza precedenti che un’azienda di sole 32 unità venga convocata così rapidamente al ministero. La lotta, ancora una volta, ha dato i suoi frutti».
Una lotta che non conosce tregua dal 18 novembre quando in bilico c’erano quattro aziende, oltre alla De Vizia, anche la Trasnova, la Teknoservice e la Logitech. Tutte nelle medesime condizioni. Poi dopo un primo tavolo ministeriale, il rinnovo dell’appalto di un anno per queste ultime e nessuna risposta per la De Vizia. Ecco perché il 31 è partita la protesta a oltranza con tanto di gazebo e cucina da campo. Nel pomeriggio le prime risposte, con la proroga a un mese e un vertice che sarà decisivo per capire se gli operai continueranno le pulizie industriali all'interno dello stabilimento oppure no. Intanto la proroga di un mese lascia ben sperare. E gli operai hanno iniziato il 2025 con maggiori prospettive.
La conferenza
Intanto questa mattina la Fim Cisl nazionale ha convocato la conferenza stampa per comunicare il report al 4° trimestre e per il 2024 delle produzioni e occupazionale degli stabilimenti italiani del Gruppo Stellantis. Saranno presenti - per fare il punto - Ferdinando Uliano, segretario generale Fim-Cisl; StefanoBoschini, coordinatore nazionale Fim-settore automotiv; Rocco Cutrì, segretario generale Fim Torino Canaves. Non si immaginano dati positivi per la fabbrica cassinate, la produzione nel 3° semestre è stata di 19.710 unità, determinando una flessione negativa del -47,7% rispetto al 2023, la peggiore nella storia dello stabilimento. La fabbrica è chiusa dai primi di dicembre e riaprirà il 20.
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