Spazio satira
San Giovanni Incarico
20.12.2024 - 11:59
Il Tar di Latina accoglie la richiesta di sospensiva dell'ordinanza con cui il sindaco aveva chiuso la Casa di riposo per anziani
Il Tar di Latina accoglie la richiesta di sospensiva dell'ordinanza con cui il sindaco di San Giovanni Incarico aveva chiuso la casa di riposo per anziani sita in piazza Mazzini e fissa al 28 maggio 2025 l’udienza per la trattazione del merito del ricorso. Il sindaco Paolo Fallone aveva disposto la chiusura della casa di riposo, con ordinanza n. 68 del 14 novembre scorso, dopo il blitz del Nas che avevano evidenziato una serie di carenze documentali. In particolare erano state riscontrate carenze nell’organigramma della struttura, sul registro delle presenze del personale, discordanze nella planimetria.
Conseguentemente era stata disposta la sospensione dell’autorizzazione e la chiusura dell’attività fino a rimozione delle irregolarità, oltre al trasferimento degli anziani in strutture adeguate. Immediatamente la proprietaria ha impugnato il provvedimento chiedendo l’annullamento, previa la sospensione dell’efficacia. Il Tar di Latina ha concesso la sospensiva reputando il provvedimento abnorme rispetto all’unica infrazione rilevata dai carabinieri e a detta comune non ancora sanata, relativa alla planimetria, fra l’altro facilmente rimediabile.
La proprietaria della struttura, Lorenza Battaglini, soddisfatta ha dichiarato: «Sono molto felice per l’esito di questa vicenda che ha molto danneggiato la nostra immagine, oltre ad aver messo a repentaglio il posto di lavoro di tanti operatori gettando nello sconforto le loro famiglie, con possibili danni che l’ordinanza avrebbe potuto creare anche agli anziani sballottati da un posto ad un altro in caso di chiusura della nostra casa di riposo. Dispiace perché il Comune, come giustamente affermano i giudici del Tar, avrebbe potuto collaborare con noi per rimediare a un difetto planimetrico. I lavoratori e gli anziani hanno gioito e festeggiato appena giunta la notizia della sospensiva del Tar».
Inevitabilmente l’ordinanza del sindaco aveva sollevato forti preoccupazioni soprattutto fra i familiari degli ospiti della struttura, messi di fronte ad un’emergenza difficile da gestire, per cui la decisione del Tar li ha rassicurati.
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