Spazio satira
Frosinone
25.12.2024 - 15:00
Tra i servizi volti alla regolamentazione del mercato e alla tutela di imprese e consumatori offerti dalla Camera di Commercio spicca, per importanza e impatto sull’utenza, l’arbitrato amministrato. Uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al quale l’ente camerale garantisce riservatezza, tempi brevi e costi predeterminati.
L’arbitrato è uno strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie, a carattere contenzioso, con il quale le parti affidano la decisione a un organo arbitrale, che può essere un arbitro unico o un collegio arbitrale. Tale organo esamina la documentazione e gli elementi probatori forniti dalle parti stesse, stabilendo chi ha torto e chi ha ragione.
La decisione dell’organo arbitrale vincola le parti e può assumere il valore di una sentenza emessa da un giudice, in caso di arbitrato rituale, oppure di un atto negoziale, in caso di arbitrato irrituale. Quello offerto dalla Camera di Commercio di Frosinone Latina è un arbitrato amministrato, cioè regolato nella sua procedura da uno statuto e da un regolamento.
La procedura
Perché si possa avviare un procedimento di arbitrato amministrato dalla Camera arbitrale della Camera di commercio di Frosinone Latina è necessario inserire preventivamente nel contratto o nello statuto societario una clausola compromissoria. In caso di lite già insorta, invece, bisogna sottoscrivere un compromesso arbitrale, che preveda la composizione della controversia mediante arbitrato secondo il regolamento della Camera arbitrale di Frosinone Latina.
Gli arbitri sono scelti, in base alla materia della controversia, tra i professionisti i scritti ai relativi albi delle province di Latina e Frosinone. A ricoprire tale ruolo, dunque, sono avvocati, notai, geometri, commercialisti, architetti, ingegneri.
I vantaggi
Tempi rapidi nella decisione, costi certi e predeterminati, trasparenza delle procedure, che sono definite dal regolamento arbitrale, competenza degli arbitri, riservatezza, assistenza della segreteria e disponibilità di una sede per gli incontri. Questi i vantaggi sottolineati dall’ente camerale.
«La Camera di Commercio, grazie alla sua Camera arbitrale, offre un servizio di assistenza altamente qualificato ed efficiente per imprese e professionisti – rimarca il presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora – con garanzia di trasparenza, imparzialità ed indipendenza, oltre a dare certezze sull’esistenza di arbitri competenti e preparati. Una struttura che rappresenta una sponda per le imprese e i consumatori – aggiunge – perché le funzioni di tutela del mercato, tra le quali rientra la giustizia alternativa, generano vantaggi che garantiscono la sicurezza economica del territorio. Le potenzialità sono numerose e questo strumento le può esprimere al meglio, anche grazie alle sinergie attivate e consolidate con le Istituzioni e gli ordini professionali».
A fargli eco il presidente del Consiglio direttivo della Camera arbitrale, Efrem Romagnoli: «I caratteri distintivi dell’Arbitrato fanno la differenza: durata certa, ben delimitata, da 90 giorni dell’arbitrato irrituale ai 240 del rituale, rispettivamente prorogabili massimo per altri 90 e altri 180, e costi contenuti – spiega – che, tra arbitri e tariffa camerale, si aggirano in media sui 2.400 euro per parte. Quindi un risparmio sia in termini di tempo che di spese. Si consideri altresì quale ulteriore elemento di preferenza nel rivolgersi alla Camera arbitrale per la risoluzione delle controversie – prosegue – il fatto che si incardini un arbitrato amministrato, cioè una procedura ben definita e delineata. Inoltre, nell’arbitrato rituale, la pronuncia ha l’efficacia di una sentenza. È quindi titolo esecutivo – sottolinea – potendo essere impugnato solo dinnanzi alla Corte d’appello».
Romagnoli sottolinea, dunque, l’importanza di far conoscere l’istituto, anche con eventi nelle province di Latina e Frosinone, in collaborazione con gli ordini professionali, affinché gli interessati possano introdurre clausole compromissorie e compromessi negli statuti societari o nei contratti. «Ricorrendo all’arbitrato piuttosto che al tribunale – conclude – si potrebbe, infatti, contribuire alla riduzione del carico dei processi civili, nel contempo valorizzando la competenza dei professionisti».
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