Cerca

Cassino

Stellantis, i nuovi modelli e il futuro in versione ibrida

Piano Italia: il tavolo segna una svolta. Dalle parole di Urso al presidente Rocca: le posizioni

Stellantis, i nuovi modelli e il futuro in versione ibrida

«Dopo due anni di lavoro, il tavolo con Stellantis segna una svolta». Nelle premesse del ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso, all’incontro con Stellantis, i sindacati, i ministri Giorgetti e Calderone, c’è già tutto. C’è la speranza in un cambio di passo tanto auspicato, tra gli alti e bassi degli ultimi tempi. E c’è speranza soprattutto per Cassino Plant che tra sofferenze produttive e appalti in bilico vive di incertezze. «Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l’auto italiana ed europea, possiamo farlo da oggi in Italia, dobbiamo farlo insieme in Europa. È il momento delle decisioni, è il momento della responsabilità», ha aggiunto il ministro. Dopo l’illustrazione del Piano Italia da parte del responsabile Europa Jean Philippe Imparato l’ottimismo ha invaso i lavori.

Dalla multinazionale
E in terra laziale potrebbe sorgere una nuova alba. È assai probabile, infatti, che l’ibrido tanto reclamato possa approdare sulla nuovissima piattaforma Stla Large laziale. «Novità anche per lo stabilimento di Cassino - si legge in una nota di Stellantis - dove verrà introdotta la piattaforma Stla-Large, su cui saranno prodotti tre nuovi modelli. Dal 2025, infatti, sarà prodotta la nuova Alfa Romeo Stelvio, dal 2026 la nuova Alfa Romeo Giulia, e - a seguire - una nuova vettura top di gamma. È peraltro in valutazione la produzione di Alfa Romeo Stelvio e Giulia nelle versioni ibride, oltre che elettriche». Un piano che, come dice la stessa multinazionale, pone «il nostro Paese al centro delle strategie di Stellantis, attraverso l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo». Ma c’è di più, l’azienda, pur in un momento di crescenti difficoltà del settore automotive nel mondo, ha ribadito di voler portare avanti il proprio piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione. Sarà data priorità alla competitività della filiera produttiva, per la cui valorizzazione, diversificazione e riconversione l’azienda si è detta disponibile a collaborare costruttivamente assieme ad Anfia e alle istituzioni. Dichiarazioni che incarnano la “svolta” anche per Cassino Plant. Quella più attesa dati i livelli produttivi di questo 2024 e il lavoro a singhiozzo.

Dalla Regione
Plauso da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e del vicepresidente Roberta Angelilli al termine dei lavori ieri pomeriggio: «L’amministrazione regionale del Lazio esprime soddisfazione per l’esito del tavolo. A nome del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato, ha preso impegni precisi con il governo italiano garantendo investimenti a lungo termine, sia sul mantenimento di tutti i siti produttivi, sia sulla tutela dei livelli occupazionali. In particolare, ha spiegato che Cassino avrà un ruolo centrale nello sviluppo di Stellantis in Italia. A Piedimonte saranno prodotte la nuova Stelvio da fine 2025, la nuova Giulia nel 2026 e nel 2027 il nuovo modello top di gamma. Garanzia di questo impegno è la nuova piattaforma Stla large, la più innovativa in Europa. È stata anche accolta la richiesta di valutare per Cassino la produzione di autovetture ibride oltre che elettriche. Era ciò che la Regione Lazio chiedeva per lo stabilimento di Cassino insieme con il Mimit. Grazie all’impegno del ministro Urso, che ringraziamo, e al buon senso di Stellantis, questo obiettivo potrà essere raggiunto. Come Regione Lazio faremo la nostra parte in sede di bilancio, in discussione in questi giorni in Consiglio Regionale, per supportare l’indotto e la filiera dell’automotive. Manterremo la massima attenzione sullo stabilimento di Piedimonte e sull’indotto, confidando negli investimenti che Stellantis si è impegnata a fare e, soprattutto, nell’impegno per l’aumento dei volumi, vera garanzia di continuità produttiva e occupazionale».

I sindacati
Ottimismo cauto nel mondo sindacale. Per quanto riguarda la Fim il segretario generale Ferdinando Uliano ha dichiarato: «L’incontro di oggi rappresenta un momento di svolta nei rapporti con l’azienda dopo l’uscita dell’ad. Le novità emerse - ha sottolineato - a partire dalla piattaforma small rappresenta un elemento di certezza sulle prospettive e sui volumi a cui si aggiungono novità legate all’ibridizzazione dei modelli e l’impegno sull’indotto. Al piano industriale precedente da noi giudicato insufficiente, hanno aggiunto la nuova piattaforma small con 2 nuovi modelli a Pomigliano dal 2028 a largo consumo. La nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida. Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli. È stato annunciato ad Atessa la nuova gamma large. A Cassino vengono sviluppate anche le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta al nuovo top di gamma sempre su piattaforma large». Mentre su Maserati «non ci sono state chiarimenti da parte dell’azienda, oggi siamo sotto le 10 mila unità vogliamo capire quale piano l’azienda ha per questo importante marchio e quanto incida sugli stabilimenti di Modena, Mirafiori e Cassino». Il segretario Fim ha poi lanciato l’allarme sugli ammortizzatori: «Abbiamo una situazione rispetto agli ammortizzatori drammatica. Entro il prossimo anno finiranno per la quasi totalità dei siti servono certezze di coperture per questi lavoratori». Per la Fiom con Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità ieri è stato presentato un piano di ripartenza che però nel 2025 dovrà affrontare il tema della continuità dell’occupazione in particolare nell’indotto ma è necessaria l’integrazione salariale della cassa per i lavoratori. «Sul piano industriale ci sono punti critici importanti: l’autonomia dei brand italiani a partire dal futuro di Maserati e la gigafactory di Termoli. Ed inoltre i tempi per Cassino e Melfi nonostante l’ibridizzazione peseranno sui lavoratori. Per la Fiom-Cgil quello di oggi è un primo confronto di ripartenza».
Intanto il Ministero e Stellantis terranno aperto un dialogo costante con regolare cadenza sugli effetti e sugli impatti delle iniziative definite.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione