Spazio satira
Anagni
06.12.2024 - 13:00
La schiuma affiorata ieri mattina alla base della centrale idroelettrica al confine tra Anagni e Sgurgola
Schiuma nel fiume Sacco proveniente dagli scarichi abusivi allacciati alla condotta dell’ex Videocolor, indagini in corso.
Ieri mattina, verso le 10, la fuoriuscita di schiuma alla base della centrale idroelettrica posizionata sulla cascata al confine tra i territori di Anagni e Sgurgola formava un vortice sulla superficie delle acque. Il mulinello, a causa del basso livello, si disperdeva allargandosi e fluendo in direzione Sud. Alcune recenti indagini, svolte con accuratezza dagli agenti del Comando stazione carabinieri forestali di Anagni, hanno consentito di addebitare alla enorme condotta ex Videocolor la provenienza dei liquami, sulla cui natura la Asl ha accertato, analizzando i campioni prelevati da Arpa, preoccupanti sostanze: cloruri 1700/1500 (limite massimo 1200); Bod5 85/210 (40); Cod 400/680 (160); solidi sospesi totali 270/470 (80); fosforo totale 2/5 (1); azoto ammoniacale 150/300 (15); azoto totale 290/330 (10).
La condotta sfocia nel Sacco dopo aver attraversato una serie di terreni, partendo dalla località Sant’Isidoro. Lungo il suo percorso sono stati collegati attraverso tubazioni non autorizzate gli scarichi di diverse aziende, ed è proprio attraverso l’analisi chimica delle sostanze rinvenute a valle che si cerca di identificare gli untori. Gli stessi “ranger”, oggi coordinati dalla comandante Rossella Iori, grazie agli studi effettuati con l’utilizzo dell’indagine robotica hanno potuto tracciare un quadro completo della ragnatela sotterranea che si è sviluppata negli anni, accertando l’esistenza di pozzetti e condotte mai collegate agli scarichi.
Una grossa responsabilità va ascritta al mancato funzionamento del mega depuratore ex Asi, oggi della Regione Lazio, oggetto di continui e costosi quanto inutili interventi. L’impianto, pressoché ultimato nel 1992 e in quegli anni oggetto di attenzioni da parte del “Pool mani pulite”, non è mai entrato in funzione, nonostante le reiterate passarelle elettorali effettuate dai politici che, all’atto pratico, ignoravano persino l’ubicazione del depuratore. Nel 2017 l’Asi dichiarava il suo completamento e la messa in funzione entro poche settimane, annunciando lo stanziamento di sei milioni di euro per il completamento della linea per il conferimento dei reflui anche civili (Anagni, Sgurgola, Paliano e forse Fiuggi). Ad oggi, nulla di fatto. Unindustria sollecita, i cittadini implorano, ma l’unico riscontro resta il nulla assoluto da parte della politica.
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