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Aquino/Piedimonte/Castrocielo

Ordigno bellico, tutto pronto per il piano di evacuazione

Riunioni in Comune, poi il piano di evacuazione: 230 persone a Piedimonte, 112 ad Aquino e 80 a Castrocielo. Allestiti tre punti di accoglienza per la popolazione, strade presidiate e artificieri al lavoro per le operazioni di brillamento

Trovata una bomba, decisa l’evacuazione di 400 persone

Tutto pronto per il piano di evacuazione necessario per favorire le operazioni di bonifica e di brillamento dell’ordigno risalente al secondo conflitto bellico che si trova in un terremo agricolo ad Aquino.
Una bomba inesplosa modello MK 1 da 250 libbre in contrada Pilozze e con la parte anteriore danneggiata (la spoletta) che verrà fatta brillare dal Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, che ha inquadrato ogni singolo aspetto dopo un apposito sopralluogo nonché scavato la buca nel campo di aviazione dove verrà fatta esplodere per poi procedere alla bonifica del terreno.

Le operazioni sono iniziate stamattina a partire dalle 6. La “zona rossa” intorno al punto di despolettamento dovrà essere evacuata entro le 9 e a partire dallo stesso orario è interdetto anche l’accesso a tutte le arterie stradali. L’evacuazione prevede un raggio di sicurezza di 1.170m sul piano orizzontale e 880 su quello verticale. Prevista anche la sospensione dell’erogazione della corrente sulle linee elettriche di alta e bassa tensione presenti all’interno di un raggio di 400 metri dal punto in cui sarà effettuata la neutralizzazione dell’ordigno. Poche le utenze interessate e minimi i disagi.

In totale saranno coinvolti dall’evacuazione 230 persone a Piedimonte, 112 ad Aquino e 80 a Castrocielo.
«Abbiamo appena terminato con la polizia locale di contattare tutti gli abitanti interessati - ha detto ieri sera il sindaco Gioacchino Ferdinandi - con la croce rossa e la protezione civile stiamo pianificato l’accoglienza. Alle 5 e mezza ci riuniamo nel Comune dove è stato istituto il Coc, da lì ciascuno per le proprie competenze si andrà a posizionare nelle varie postazioni: la polizia locale nelle strade coinvolte, la croce rossa e i dipendenti comunali saranno al centro di accoglienza ubicato nella struttura polivalente in via Decorato, auspichiamo che per le 14 i cittadini possano rientrare in sicurezza nelle abitazioni»
Anche ad Aquino è stato fatto tutto il necessario «per mettere in sicurezza ogni area, non ci sono particolari preoccupazioni - ha detto il primo cittadino Fausto Tomassi - abbiamo fatto quattro incontri in prefettura, c’è stato un bel gioco di squadra.
Nessun allarmismo, dunque, perché riteniamo di aver predisposto tutto il necessario, non ci sono rischi per la popolazione, abbiamo ridotto al minimo i disagi, anche l’interruzione di energia elettrica è circoscritta a un raggio di 400 metri con un paio di utenze. Abbiamo istituito il coc e tutti i preparativi per essere pronti, c’è una base operativa delle forze dell’ordine in Comune, le operazioni potrebbero durare forse anche meno salvo imprevisti, abbiamo sette varchi, sono ben presidiati: una volta usciti nessuno può più entrare. Grazie al lavoro di squadra abbiamo adottato misure precauzionali che non dovrebbero farci correre alcun rischio».

Dalle 7 operativo il punto di ristoro per le persone raggiunte dall’ordinanza di evacuazione a seguito delle operazioni di brillamento dell’ordigno bellico. I diretti interessati potranno recarsi presso i locali della Scuola dell’Infanzia di via Aldo Moro, dove sono stati predisposti la colazione e il pranzo al sacco per tutte le persone evacuate. Saranno presenti in loco i volontari dell’associazione carabinieri in congedo nonché i volontari della Protezione civile. Nel punto di ristoro, predisposta anche l’assistenza sanitaria da parte della Croce rossa, qualora ce ne fosse bisogno. Il servizio sarà attivo fino alle 14, orario in cui termineranno, salvo imprevisti , le operazioni di bonifica, mediante distruzione/brillamento della bomba.
«Con il coordinamento della Prefettura e grazie anche alla collaborazione di tutti gli enti e insieme ai due comuni coinvolti - ha aggiunto anche il sindaco di Castrocielo, Gianni Fantaccione - abbiamo predisposto tutto il necessario per gestire al meglio quest’emergenza». Il centro di accoglienza è stato allestito all’oratorio parrocchiale.
Ora è tutto pronto, ognuno al suo posto per un’operazione rara quanto delicata.

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