Cerca

Cassino

Ancora fiamme alte a un passo da Nocione

Ennesimo rogo a non molta distanza dai veleni interrati. Intervengono vigili del fuoco, Ansmi e forze di polizia

Ancora fiamme altea un passo da Nocione

Il rogo divampato in via Filieri

Un altro rogo a un passo da Nocione, monta la rabbia degli ambientalisti. Un nuovo incendio, sembrerebbe di rifiuti, ha fatto salire l’allerta: le fiamme e un fumo denso e nero si sono sprigionati ieri pomeriggio in via San Leonardo Filieri. Ad andare a fuoco, sembrerebbe, un cassonetto di rifiuti. L’episodio è avvenuto in una zona particolarmente delicata, a un passo dai veleni sepolti che ora - con la forte accelerata voluta dall’amministrazione Salera - saranno rimossi in tempi brevi. Ma anche a non tanta distanza (in linea d’aria) dall’ex sito di stoccaggio di Spineto. Ecco perché gli ambientalisti e in particolare i membri dell’Ansmi sono tornati a chiedere a gran voce la messa in sicurezza dei siti.

«Lanciamo un nuovo appello affinché vengano messi in sicurezza i tre siti che da ormai da troppi anni vengono interessati dai roghi: parliamo delle aree in cui insistono i quattro cumuli di rifiuti di Nocione, quelli dell’ex stoccaggio di Spineto e quello dell’ex società di raccolta rifiuti proprio in via Filieri» hanno sottolineato dall’Ansmi. I volontari dell’associazione della Sanità militare italiana hanno infatti raccolto le segnalazione dei residenti e presenziato all’arrivo sul posto di vigili del fuoco e forze dell’ordine, giunte nell’immediatezza. La colonna nera e densa era infatti visibile a diversi metri di distanza, così come l’aria divenuta in poco tempo irrespirabile. E non è neppure la prima volta. Già nell’agosto del 2017 stessa scena, stessa zona.

A settembre scorso altri roghi sui veleni sepolti: due a pochi passi dai cumuli. Anche in quel caso era stato richiesto immediatamente l’intervento dei vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per domare le fiamme. E quando si era creduto di aver delimitato l’emergenza, un nuovo fronte (ma sul versante opposto) aveva fatto nuovamente restare tutti con il fiato sospeso. Una situazione ben nota a cittadini, forze dell’ordine e ambientalisti.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione