Spazio satira
Ceprano
31.10.2024 - 08:34
La scuola primaria “Giovanni Colasanti” nel centro di Ceprano
Alla classica domanda «cosa avete fatto oggi a scuola?», martedì pomeriggio i genitori degli alunni della quarta elementare della scuola primaria “Giovanni Colasanti” di Ceprano non si saranno sentiti rispondere il solito «niente». Una volta rientrati a casa, dopo una giornata passata tra libri e compiti, i ragazzini hanno infatti raccontato a mamma e papà di aver assistito ad una scena che li ha scossi. Nell’aula del pian terreno dell’istituto, dove fa lezione una quarta elementare, ha ceduto una parte di cartongesso posta a copertura di una bocca d’aria sul soffitto, caduta sul banco di una bambina. Preoccupati i genitori, che non hanno ricevuto spiegazioni ufficiali dalla dirigenza scolastica e neppure dalle maestre, come “denunciato” da una mamma. «Siamo stati fortunati che non sia successo nulla di grave. Ciò che ci ha lasciati sbigottiti è il fatto che i genitori non siano stati avvisati. A raccontarci quanto accaduto sono stati i nostri figli e si sa che i bambini danno le proprie versioni, tutte diverse tra di loro» ha spiegato la madre di un alunno. I genitori avrebbero gradito un intervento da parte della scuola stessa, in modo tale da ricevere rassicurazioni sull’accaduto, che però non sarebbero arrivate.
Dopo la caduta del cartongesso e le rimostranze dei genitori, sarebbe stata contattata la dirigenza scolastica, non al corrente di quanto successo. La scuola avrebbe poi contattato il Comune. E così è intervenuto il sindaco Colucci che ha mandato sul posto il direttore dell’ufficio tecnico e il responsabile del cantiere dell’istituto. I due hanno avuto modo di fare le opportune verifiche, rimuovendo un altro cartongesso che allo stesso modo sarebbe potuto cadere sui banchi degli alunni, come il primo.
Come raccontato ancora dalla mamma di uno degli alunni della classe dove il fatto è avvenuto, la scuola “Colasanti” dal 2021 è oggetto di lavori di ristrutturazione, ancora in corso. Nell’aula in questione, gli interventi sono terminati proprio lo scorso settembre. Non finisce però qui. Secondo la donna ci sarebbero anche altre problematiche. «Spesso i bagni sono fuori uso, le porte si bloccano con i bambini all’interno, le prese non funzionano e fanno scattare la corrente, ci sono crepe al muro, gli operai del cantiere bruciano sacchi di cemento e i nostri figli respirano questa aria tossica… Ogni giorno mio figlio mi racconta una cosa diversa...»..
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