Provinciale interrotta. Crescono disagi e proteste

E con il maltempo, diversi tratti si trasformano in una distesa di fango, molto pericolosa. Come sottolineano i residenti, i bordi stradali sono praticamente assenti. Essendo la carreggiata stretta, diventa un’avventura l’incrocio con altri veicoli, specialmente camion o trattori, che percorrono quelle strade per la presenza di aziende agricole. Così, i cittadini chiedono almeno la messa in sicurezza delle vie comunali. L’unico tentativo di regolamentare il traffico è stato quello di creare sensi unici, ma i segnali sono stati rimossi perchè non è possibile fare giri di chilometri per raggiungere la propria casa o azienda.

«Non ne possiamo più - dicono i cittadini non solo di Villa Santo Stefano, ma anche dei paesi limitrofi - Non si può tenere chiusa una strada principale che collega il paese al resto del mondo. Tre anni fa ci eravamo illusi che si sarebbe risistemata al più presto, non appena abbiamo appreso che la Regione aveva concesso i soldi necessari per l’intervento, invece no. Il nostro calvario continuato e, a questo punto, non crediamo più a nessuno». Come se non bastasse, a questa situazione si aggiungono continue perdite idriche sotto le strade, anche prima dell’interruzione della provinciale. Il sindaco Petrilli cerca di rassicurare i cittadini dicendo che manca solo la stesa di asfalto per chiudere i lavori. Poi il collaudo ed entro un mese si dovrebbe riaprire.