Spazio satira
Ferentino
20.10.2024 - 16:00
Un momento della seconda giornata di protesta indetta dagli studenti del “Filetico”
Un’indagine tira l’altra. In scia all’episodio di cronaca che si è consumato fuori dal liceo “Martino Filetico”.
Giovedì scorso, durante la prima giornata di manifestazione degli studenti, che pretendono a gran voce più sicurezza e tutela a scuola, si è verificato un fatto spiacevole, che ha poco a che fare con la protesta pacifica dei liceali. Nella mischia degli scioperanti si sarebbero infilati alcuni infiltrati: sul caso stanno lavorando i carabinieri per fare luce.
È' stato preso ripetutamente a calci il portone secondario dell’istituto centrale. Come anticipato, sono in corso accertamenti per appurare anche questa vicenda laterale al fatto più grave, l’accoltellamento di un sedicenne. I carabinieri starebbero visionando le immagini di una telecamera e sarebbero vicini all’identificazione dei responsabili dell’azione censurabile.
Dal momento che attraverso i social alcuni hanno attribuito il gesto agli stessi studenti, è intervenuta la madre di una studentessa del “Filetico”, che ha voluto chiarire con un post: «A dare i calci al portone è stato un ragazzo che non c’entra nulla con la scuola. Stava lì per divertirsi. Purtroppo per questi imbecilli ci vanno di mezzo tutti quei ragazzi che manifestavano pacificamente. Grazie a questo cretino, che spero sia stato ripreso in volto, ci rimettono tutti». Quanto all’accoltellamento dello studente sedicenne, a scuola nessuno si pronuncia, bocche rigorosamente cucite. Sulla triste storia abbiamo ascoltato l’ex dirigente del “Martino Filetico”, la professoressa Biancamaria Valeri: «Ho svolto - racconta - 43 anni di effettivo e continuativo servizio nella scuola, prima come docente di storia e filosofia poi come dirigente.
Durante il mio servizio posso dire di avere visto l’evolversi della storia, della società e dei costumi. Un rapidissimo evolversi che purtroppo in questi ultimi anni è stato marcato da segni di degrado, disorientamento, involuzione verso forme sempre più violente. Il mondo giovanile da tempo sta mostrando sempre più drammaticamente forme di disagio: isolamento, chiusura al dialogo, uso sempre più frequente di strumenti tecnologici, imitazione di modelli conflittuali, spaesamento. La situazione non è di facile soluzione per la molteplicità di cause e variabili». Ieri, i compagni della squadra di calcio del Ferentino under 18 hanno dedicato al compagno “Giammo”, il ragazzo ferito, la vittoria per 4-3 contro il Vis Casilina. Mentre domani mattina si svolgerà un’assemblea straordinaria degli studenti per dibattere su quanto avvenuto.
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