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Ferentino

Infiltrati nelle manifestazioni degli studenti

I carabinieri indagano su chi ha provato a generare scompiglio nelle azioni di protesta degli studenti. Proseguono intanto le indagini sull’aggressione al sedicenne del “Filetico” avvenuta mercoledì all’uscita da scuola

Infiltrati nelle manifestazioni degli studenti

Un momento della seconda giornata di protesta indetta dagli studenti del “Filetico”

Un’indagine tira l’altra. In scia all’episodio di cronaca che si è consumato fuori dal liceo “Martino Filetico”.
Giovedì scorso, durante la prima giornata di manifestazione degli studenti, che pretendono a gran voce più sicurezza e tutela a scuola, si è verificato un fatto spiacevole, che ha poco a che fare con la protesta pacifica dei liceali. Nella mischia degli scioperanti si sarebbero infilati alcuni infiltrati: sul caso stanno lavorando i carabinieri per fare luce.
È' stato preso ripetutamente a calci il portone secondario dell’istituto centrale. Come anticipato, sono in corso accertamenti per appurare anche questa vicenda laterale al fatto più grave, l’accoltellamento di un sedicenne. I carabinieri starebbero visionando le immagini di una telecamera e sarebbero vicini all’identificazione dei responsabili dell’azione censurabile.

Dal momento che attraverso i social alcuni hanno attribuito il gesto agli stessi studenti, è intervenuta la madre di una studentessa del “Filetico”, che ha voluto chiarire con un post: «A dare i calci al portone è stato un ragazzo che non c’entra nulla con la scuola. Stava lì per divertirsi. Purtroppo per questi imbecilli ci vanno di mezzo tutti quei ragazzi che manifestavano pacificamente. Grazie a questo cretino, che spero sia stato ripreso in volto, ci rimettono tutti». Quanto all’accoltellamento dello studente sedicenne, a scuola nessuno si pronuncia, bocche rigorosamente cucite. Sulla triste storia abbiamo ascoltato l’ex dirigente del “Martino Filetico”, la professoressa Biancamaria Valeri: «Ho svolto - racconta - 43 anni di effettivo e continuativo servizio nella scuola, prima come docente di storia e filosofia poi come dirigente.

Durante il mio servizio posso dire di avere visto l’evolversi della storia, della società e dei costumi. Un rapidissimo evolversi che purtroppo in questi ultimi anni è stato marcato da segni di degrado, disorientamento, involuzione verso forme sempre più violente. Il mondo giovanile da tempo sta mostrando sempre più drammaticamente forme di disagio: isolamento, chiusura al dialogo, uso sempre più frequente di strumenti tecnologici, imitazione di modelli conflittuali, spaesamento. La situazione non è di facile soluzione per la molteplicità di cause e variabili». Ieri, i compagni della squadra di calcio del Ferentino under 18 hanno dedicato al compagno “Giammo”, il ragazzo ferito, la vittoria per 4-3 contro il Vis Casilina. Mentre domani mattina si svolgerà un’assemblea straordinaria degli studenti per dibattere su quanto avvenuto.

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