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Frosinone

Si finge militare per spillarle i soldi. Indagato un quarantottenne

Concluse le indagini nei confronti di un quarantottenne del capoluogo. Vittima una donna di Firenze. Con la scusa di un tentativo di accesso fraudolento sul conto l’ha raggirata facendole spostare i soldi su Postepay

pc pixabay

Con la scusa di un tentativo di accesso fraudolento sul conto, ha raggirato la vittima facendole spostare soldi su una carta Postepay. Concluse le indagini preliminari nei confronti di un quarantottenne del capoluogo. Vittima una donna di Firenze. I fatti contestati risalgono a fine ottobre del 2023.

La ricostruzione
Stando alle accuse, la donna avrebbe ricevuto, sul suo telefono cellulare, un messaggio apparentemente inviato dalle Poste, contenente un avviso di accesso fraudolento sul suo conto corrente. Poco dopo l’arrivo del messaggio, avrebbe ricevuto telefonate da un finto appartenente alle forze dell’ordine, il quale avrebbero riferito alla parte offesa che per risolvere il tentativo di accesso fraudolento in corso, doveva immediatamente spostare i soldi effettuando ricariche su carte postepay. La donna ha creduto a quanto le stava riferendo quello che riteneva fosse un appartenente alle forze dell’ordine, anche in virtù del fatto che dall’altra parte del telefono l’interlocutore disponeva dei suoi dati personali. Pertanto la vittima ha effettuato una ricarica di 4.100 euro sulla carta risultata intestata al frusinate. Il ciociaro si è così procurato un ingiusto profitto in danno della donna di Firenze. La vittima, scoperto il raggiro, ha presentato denuncia contro ignoti. Sono scattati, quindi, tutti gli accertamenti del caso. Nei guai è finito il quarantottenne di Frosinone con l’accusa di truffa. Ora l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Avrà ora venti giorni di tempo per presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, o presentarsi per rilasciare dichiarazioni oppure chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio. L’uomo per la sua difesa si è rivolto all’avvocato Antonio Ceccani.

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